C’e’ anche la messa in sicurezza e la gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi che sono nel deposito ex Cemerad di Statte (Taranto) nel decreto legge per la coesione sociale approvato dalla commissione Bilancio della Camera e ora atteso dall’aula di Montecitorio.
E’ un emendamento che ha come primo firmatario Ludovico Vico (Pd), e porta la firma anche dei parlamentari Dem pugliesi Massa, Pelillo, Ginefra, Michele Bordo, Capone, Cassano, Losacco, Mariani, Mongiello e Ventricelli, e prevede che il servizio di trasporto, caratterizzazione, smaltimento dei rifiuti presenti nel deposito Cemerad sia affidato a Sogin spa, “societa’ in house dello Stato dotata di specifiche ed elevate competenze in materia”.
Sono depositati da piu’ di quindici anni nell’area della Cemerad sulla strada per Statte (su un sito sottoposto a sequestro giudiziario ed attualmente sotto la custodia del Comune di Statte) i 16.724 fusti, di cui 3.334 contengono rifiuti radioattivi mentre nei rimanenti 13.380 ci sono rifiuti decaduti. Lo scorso giugno, dopo la rimozione dei sigilli da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione (Nas), era stato il commissario straordinario per le bonifiche Vera Corbelli, nominata anche commissario per la Cemerad, ad avviare i primi rilievi sul posto dopo le misurazioni effettuate da un esperto. L’obiettivo era quello di rincapsulare i bidoni e trasferirli entro luglio 2017. Il sito dovra’ essere, quindi, bonificato e rilasciato privo da vincoli radiologici.
“Ai fini della messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell’area ex Cemerad, sono stati destinati fino a 10 milioni di euro a valere sulle risorse disponibili sulla contabilita’ speciale”, si precisa nella relazione tecnica che accompagna l’emendamento approvato. Risulta che il commissario Corbelli ha completato le attivita’ preliminari previste nel cronoprogramma operativo, tecnico ed economico (trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri) e sono attualmente in fase di elaborazione finale gli atti per l’affidamento del servizio di trasporto, caratterizzazione, smaltimento dei rifiuti presenti nel deposito, con finale bonifica radiologica e rilascio delle aree prive da vincoli radiologici.
Dopo la rimozione, nei mesi scorsi, dei sigilli al sito da parte del Nas dell’Arma dei carabinieri, il personale della Sogin, dotato di dispositivi di protezione individuali e di dosimetri a lettura diretta, aveva gia’ effettuato il primo accesso e provveduto ad eseguire, con apposita strumentazione misure radiometriche, un prelievo di campioni di polveri, sottoposti a misure di contaminazione, nonche’ una prima analisi dello stato di conservazione dei fusti e delle condizioni statiche dell’edificio. Ora tocchera’ al commissario Corbelli, le cui funzioni specifiche per la Cemerad sono prorogate fino al completamento delle attivita’, completare il progetto e curare l’intero iter. (AGI)
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