Sanità, ok i controlli al Pronto Soccorso di Martina Franca
“Le condizioni igieniche, strutturali, di pulizia, di decoro e dignità degli ambienti del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero Santissima Annunziata ed ora anche del presidio ospedaliero della Valle D’Itria di Martina Franca, visitato il 15 gennaio 2016 sono risultate buone. Durante il controllo non sono state ravvisate violazioni alle normative sul divieto di fumo”.
Questo l’esito dell’accurata ispezione svolta qualche giorno fa dai Carabinieri del reparto Nas, di Taranto, nel reparto di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero della Valle D’Itria di Martina Franca, su preciso mandato del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha disposto, come noto, controlli sull’intero territorio nazionale.
“I Carabinieri – è scritto in una nota stampa – accompagnati dal dirigente responsabile del Pronto Soccorso, dottor Antonio Ricotta, hanno ritenuto più che soddisfacente il sopralluogo effettuato verificando la presenza dei requisiti richiesti nei normali controlli di routine, segno della buona gestione e organizzazione messa in campo dall’azienda sanitaria”.
“I controlli hanno riguardato i requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e impiantistici. Al termine degli stessi non sono state rilevate carenze di sorta e le condizioni generali sono risultate più che soddisfacenti. Presso tutti i Pronto Soccorso dell’asl di Taranto, in modo particolare presso il presidio ospedaliero Santissima Annunziata di Taranto, il picco dell’influenza, aggravata dalle temperature basse di queste settimane che non ha risparmiato anziani e giovani, ha di fatto riversato presso le strutture di Emergenza Urgenza, (in particolare con sintomi di bronchite cronica e problemi cardiologici), un numero superiore alla media di accessi”.
“Per questo – conclude la nota – sono state avviate tutte le procedure del caso per visitare e contenere i pazienti, il più delle volte sottoposti ad accurati specifici accertamenti che richiedono lunghi tempi tecnici, mentre i parenti sostano nelle sale d’attesa”.