Sull’inchiesta che vede coinvolti i fratelli Occhinero, emergono interessi sul porto di Taranto. Un file nel database di Occhinero dedicato al porto, mail trafugate all’autorità Portuale, investimenti per conto di istituti bancari stranieri e il governo americano. Sull’argomento interviene Diego De Lorenzis, deputato pugliese del M5S in Commissione Trasporti alla Camera autore di un’interrogazione ai ministri Delrio e Alfano.
“Ancora una volta il porto di Taranto è al centro di uno scandalo – dichiara De Lorenzis – l’inchiesta sulla pirateria informatica ad opera dei fratelli Occhinero porta alla luce una situazione inquietante: ancora una volta Taranto è preda di grandi interessi economici e mentre la città viene tenuta all’oscuro di questi progetti. Il Governo chiarisca quali interessi ci sono sul porto di Taranto da parte di Governi e società straniere. E’ assurdo – aggiunge De Lorenzis – che l’allora ministro Di Pietro, abbia addirittura presentato un emendamento nel 2007 senza alcuna garanzia di trasparenza per la città e per tutelare l’investimento pubblico! Tanta solerzia del Governo di centro-sinistra che ieri, come oggi, è sempre pronto a chinarsi agli interessi degli americani e delle multinazionali a discapito di un intero territorio.
Gli strani intrecci che riguardano questa vicenda all’interno dell’operazione “EyePyramid” – occhio della piramide – testimoniano come la politica e la massoneria vanno sempre a braccetto alle spalle dei cittadini. Ora mentre il Governo, nel decreto Mezzogiorno stanzia risorse rilevanti per istituire una fantomatica agenzia del lavoro presso la Autorità portuale per la riqualificazione del personale, come se il problema non fosse la mancanza di attrattività e l’assenza di una visione della logistica per il nostro Paese, sappiamo che sono previsti altri investimenti per centinaia di milioni di euro – conclude De Lorenzis – è lecito chiedersi se verranno favoriti nuovamente gli stessi progetti emersi nell’inchiesta, con quali finalità e quindi se Taranto è il centro di interessi da parte di Stati e di società straniere”.