Nessuno entra in fabbrica. È questo il sunto della lettera con la quale la Direzione dell’Ilva di Taranto ha risposto alla comunicazione di USB in merito alla presenza del Ministero dello sviluppo economico, del Presidente della Regione Puglia e del Movimento 5 stelle durante le assemblee che prenderanno il via giorno 16.

“Si trattava di un invito a spiegare le diverse posizioni sul futuro dell’azienda in maniera chiara e concreta, visto che le proposte sono diverse, ma che nessuno le espone in modo dettagliato – commenta Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Ci hanno scritto che nelle assemblee entrano solo i dirigenti sindacali. Tenendo presente che ci sono già dei precedenti in tal senso, riteniamo che questo diniego, ponga un problema di natura democratica e sia anche uno sgarbo istituzionale. Non permettere a Michele Emiliano e Rosa D’Amato di incontrare in assemblea i lavoratori Ilva, per spiegare le proposte alternative a quelle del Governo, è una grandissima caduta di stile dei commissari, un atto inqualificabile che mette in discussione i principi della democrazia, proprio loro che ne dovrebbero essere rappresentanti”.

Anche l’USB regionale esprime il proprio dissenso attraverso una nota: “Impedire che i lavoratori dell’Ilva, a tre mesi dalla prospettata vendita possano ascoltare le posizioni e le argomentazioni delle parti istituzionali, in una vicenda che riguarda certamente chi all’Ilva lavora ogni giorno, ma anche tutti i cittadini che da decenni soffrono i pesanti danni ambientali prodotti da padroni rapaci, che hanno speculato sulla salute di migliaia e migliaia di persone, è quanto di più assurdo e incredibile si possa immaginare. Se non fosse una cosa seria, ci verrebbe da dire ai Commissari straordinari che , tra l’atro, a Taranto non si sono mai visti, che l’USB integrerà nei suoi organismi statutari il Presidente della Regione, così come gli altri invitati, nominandoli dirigenti sindacali, così da poter fare esprimere liberamente il loro pensiero e le loro idee sul futuro di Taranto e dell’Ilva”.

Durante le assemblee l’USB presenterà una proposta di legge per i dipendenti Ilva/appalto esposti all’amianto e alle sostanze cancerogene, avviando una raccolta firme tra i dipendenti.

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