Catene da neve: ecco una piccola guida su come montarle ed utilizzarle
Il maltempo, preannunciato con giusto anticipo dagli esperti, è arrivato. La scarsa dimestichezza con le temperature più rigide ci ha colto ugualmente impreparati a questa anomala andata di gelo. Ecco, dunque, una piccola guida sul montaggio e sull’utilizzo delle catene da neve, che è obbligatorio tenere a bordo (art. 6 del Codice della Strada), se non si dispone di pneumatici invernali già montati, dal 15 novembre al 15 marzo di ogni anno.
Fermo restando che le catene da neve devono essere montate solo in abbondante presenza di neve o ghiaccio e durante la marcia il veicolo non deve superare i 50 km/h, è sempre bene, se già si dispone di catene da neve, controllarne preventivamente le condizioni. L’automobilista prudente, ogni volta che ne termina l’impiego, le ripone con cura nella loro custodia, senza ammassarle alla rinfusa: in caso di emergenza, le maglie saranno quanto possibile nella posizione corretta, e senza fastidiosi nodi da sbrogliare.
È chiaro che ogni misura di sezione e calettamento del cerchio, allo stesso modo delle misure degli pneumatici, va accompagnata ad una corrispondente misura di catene da neve. In genere, ciascuno dei modelli di catene esistenti sul mercato è idoneo per diverse misure di ruota. Occorre tuttavia controllare sempre il riquadro presente sulla valigetta delle catene per essere sicuri. Ci sono, poi, vetture le cui ruote vengono definite “non catenabili”: per la misura stessa dei gruppi ruota, per la ridotta distanza fra battistrada e codolino passaruota: il libretto di uso e manutenzione lo indica espressamente, nel caso.
Ne va della nostra sicurezza: è bene innanzitutto controllare la compatibilità delle catene con la propria autovettura, perché esistono in commercio catene con maglie di sezione diversa da 7 a 12 mm che sono adeguate alle differenti tipologie di veicolo (utilitarie, auto sportive, Suv e veicoli commerciali).
Ci sono, poi, per fare un paio di esempi, catene ad anelli di ferro (che offrono una buona trazione sulla neve e risultano particolarmente robuste e durature nel tempo), e le moderne catene tessili (in tessuto), più facili al montaggio, una via di mezzo fra le tradizionali catene e le controverse “calze”. Attenzione, in ogni caso, alle omologazioni: qualsiasi sia il tipo di catena scelto, è essenziale assicurarsi che la confezione riporti i simboli di omologazione UNI, Cuna e/o Ö-Norm 5117. Gli stessi simboli devono essere riportati anche sulle catene stesse, e in modo indelebile.
Il Codice della Strada indica che le catene vanno montate sulle ruote motrici (su quelle anteriori per le “tuttoavanti”, su quelle posteriori per la trazione posteriore). Nelle vetture a trazione integrale (4×4), le catene vanno installate sulle ruote che ricevono una maggiore coppia motrice oppure, nel caso di modelli dotati di sistemi automatici della ripartizione di coppia fra Avantreno e retrotreno, sulle ruote indicate dal libretto di uso e manutenzione dell’autovettura.
È importante, poi, prima di partire un controllo a tutti i liquidi di servizio: lubrificante, refrigerante, lavavetro. Quest’ultimo, poi, è più importante di quanto non sembri: non si può utilizzare “qualsiasi cosa che somigli a un liquido”: meglio emulsionare il liquido lavavetro con uno dei tanti additivi anticongelanti in commercio. O, al più, aggiungere una piccola quantità di alcool denaturato.
È bene, inoltre, prestare attenzione all’aria condizionata nell’abitacolo: tenerla in funzione contribuisce ad eliminare l’umidità dall’interno vettura, dunque aiuta a prevenire l’appannarsi dei vetri. È sufficiente regolare il termostato sulla temperatura desiderata; ancora meglio utilizzare la funzione “Auto”, per consentire al compressore una taratura automatica per l’ottimale funzionamento dell’impianto A/C ed evitare un eventuale eccessivo consumo di carburante.
Nulla di impossibile: è sufficiente tenere presenti alcune considerazioni. Le catene da neve montate rappresentano un accessorio “in più”: richiedono, perciò, un minimo di attenzione. Tenuto presente che il limite di velocità è 50 km/h, la guida dovrà essere quanto più “calibrata” possibile. Ovvero: evitare accelerazioni brusche e frenate altrettanto improvvise, cercare di mantenere una guida “dolce”, soprattutto nelle curve che vanno affrontate con molta moderazione. In sostanza: meglio, molto meglio essere prudenti.
Va ricordato agli automobilisti che circolare senza gli pneumatici invernali montati o senza le catene da neve a bordo, comporta la sanzione pecuniaria (che varia a seconda del tipo di strada percorsa all’atto dell’accertamento, e viene applicata dopo 30 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo) va da 41 euro (nei centri abitati) a un minimo di 84 euro (al di fuori dei centri abitati), e sulle autostrade va un minimo di 80 euro ad un massimo di 318 euro.
In più, l’agente che eleva contravvenzione può anche intimare il fermo dell’autoveicolo fino a quando esso non venga dotato di pneumatici invernali o catene da neve: l’inosservanza comporta una multa di 84 euro e la decurtazione di 3 punti dalla patente. Se la sanzione pecuniaria viene pagata entro 5 giorni dall’accertamento si ha diritto ad una riduzione del 30 per cento.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida
Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)
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