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“Il cancro a Terni è come la peste nel medioevo”

Gentile Redazione, ho deciso di scrivervi questa lettera perchè penso che sia oramai giunto il momento di affrontare la situazione ambientale e sanitaria che riguarda la città di Terni, città devastata dal cancro e da altre patologie legate allo spaventoso inquinamento che colpisce da sempre la conca ternana frutto di un’industrializzazione senza regole volta solo alla massimizzazione del profitto.

Il titolo non l’ho scelto a caso: “Il cancro a Terni è come la peste nel medioevo” visto che se andassimo a fare una macabra conta di tutte le persone morte per cancro a Terni negli ultimi 50 anni avremmo dei dati che possono benissimo essere messi a confronto con le più tragiche pesti del medioevo con l’unica differenza, che mentre la peste era ben visibile a tutti, il cancro uccide in modo silenzioso dando così alle persone l’idea che si tratti di una tragica fatalità. La realtà è ben diversa: il cancro a Terni ha un nome e cognome: inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli di cui qualcuno dovrà pure essere responsabile. Anche lo stile di vita incide molto visto che un’alimentazione carnivora, il consumo di grassi animali, il fumo e l’alcool incidono molto sulla genesi dei tumori ma non può e non deve diventare un alibi per non concentrarsi su chi ha ridotto il territorio in una distesa di acciaioe di cemento,
Nessuno può nascondersi dietro ad un dito, è ora che il giornalismo ternano faccia la sua parte incalzando chi potrebbe prendere provvedimenti radicali per contrastare l’inquinamento e non lo fa (il sindaco), chi dovrebbe denunciare la drammatica situazione sanitaria e non lo fa (ASL), chi dovrebbe fare controlli a sorpresa alla TK-AST e all’inceneritore Acea e per finire alla locale Procura della Repubblica che, dovrebbe prendere come esempio, altre Procure in Italia che sono in prima fila nel contrastare chi inquina le terre mettendo in serio rischio ciò che è più prezioso nella nostra vita: la salute.
La misura è oramai colma: occorre rendersi conto che stiamo andando verso la morte ambientale di Terni, e di conseguenza di coloro che vivono in questo disgraziato e martoriato territorio. La salute non può essere barattata con nulla, basta con il ricatto occupazionale basta con il pensare che è meglio morire di cancro lavorando piuttosto che essere disoccupati. Grazie per l’attenzione.
Pierluigi Rainone – Segretario del circolo Verdi Ambiente e Società(VAS) di Terni
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