La Schiavonia come Betlemme. Capanne realizzate artigianalmente con materiali semplici e naturali, come paglia e pali di legno, palme e canne. Botteghe artigianali, vere e proprie vetrine per l’enogastronomia e l’artigianato locale, in cui sostare, per apprezzare non solo gli angoli più suggestivi del centro storico mottolese, ma anche per assaporare profumi e sapori nostrani.
“Il secondo – è scritto in una nota stampa – ed ultimo appuntamento del presepe vivente, tenutosi lo scorso 2 gennaio nel centro storico ‘Schiavonia’, ha fatto centro. Alcuni squarci della parte più antica del centro abitato, partendo dalla Torre dell’Orologio sino a via Adua, sono stati trasformati in angoli della Betlemme di 2000 anni fa, grazie alla maestria di Angelo Filomena, che, da ben quattro anni, è l’ideatore ed organizzatore dell’evento. Si avvale di pochissime, quasi inesistenti risorse comunali, ma il suo impegno, ogni anno, porta alla realizzazione di un’iniziativa, che fa rivivere e pullulare di gente, anche in inverno, il centro storico. Lunedì sera, dopo la prima del 19 dicembre scorso, boom di presenze”.
Una quarantina i figuranti, tra adulti e bambini, che, in maniera volontaria, hanno animato le varie scene: “dal pescivendolo alle brave massaie, che, ai visitatori, hanno offerto pettole, cartellate, ciambelle fritte, bruschette e ricotta forte sino ad arrivare alla capanna della Natività. Qui, Roberta Filomena ha interpretato l’Halleluja di Leonard Cohen, scomparso di recente. Quest’anno, poi, Angelo Filomena ha avuto l’intuizione di avvalersi della collaborazione degli Scout Agesci Mottola 1, che hanno offerto vin brulé, allestendo anche bancarelle con i propri manufatti. Ad intrattenere i visitatori, c’erano anche le ‘free fire’ con giochi di fuoco e bolle e le note della fisarmonica del maestro Leo Caragnano, con le voci di Angela e Michela Filomena”.
Preziosa la collaborazione di Mario Affortunato, Renato Carotenuto e del Canzoniere Mottolese, presieduto da Maria Mastromarino, che ha assicurato un valore aggiunto a quest’edizione della rappresentazione vivente nel centro storico di Mottola.
“Certamente – ha detto il direttore artistico Angelo Filomena – tutto è migliorabile. La disponibilità di maggiori fondi potrebbe contribuire a rendere l’evento ancora più ricco di postazioni, garantendo maggiori attrazioni per i visitatori. Tuttavia, sono soddisfatto del risultato raggiunto fin qui – ha detto Filomena -. Finalmente, dopo quattro anni, soprattutto i mottolesi hanno ritrovato la voglia di visitare il centro storico in notturna, anche d’inverno, apprezzando i nostri sforzi”.
“Da Angelo Filomena – conclude il comunicato – un grazie a tutti i mottolesi, che, lunedì sera, visitando il centro storico in occasione del presepe vivente, hanno dato un senso al lavoro compiuto in quest’ultimo mese, per far rivivere le suggestioni di una Schiavonia trasformata nella Betlemme del tempo che fu.
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