“Questa è la dimostrazione che un altro tipo di impresa è possibile, al di là dell’Ilva”. Con questo monito dell’amministratrice della Sismalab Martina Caramia si sono aperti i lavori del convegno “Sfida ai terremoti – La sperimentazione in Puglia si confronta con il mondo”, organizzato dal laboratorio che si occupa di prevenzione del rischio sismico. Tra tecnici, imprenditori e cittadini comuni, arrivati da tutta Italia ma anche dalla Germania, sono state diverse centinaia le presenze stimate nell’intera giornata nella sede di contrada Alezza, a Crispiano. Venerdì scorso la cittadina in provincia di Taranto ha ospitato il gotha dell’antisismica in Italia. Per l’occasione è stata presentata ufficialmente la nuova macchina per test Isol 2500, un congegno che attualmente rappresenta un unicum a livello mondiale. Progettata e realizzata interamente all’interno dell’azienda crispianese, la macchina è frutto di quella sperimentazione di cui tanto si è parlato nella giornata di studio: “Non sempre le intuizioni portano a risultati immediati, spesso in mezzo ci sono vari fallimenti – si è detto – ma la sperimentazione è fondamentale e bisogna investire sempre più su di essa. D’altra parte, però, non può investire soltanto il privato, ma è importante che a farlo sia anche lo Stato, non fosse altro per garantire la sicurezza ai propri cittadini”.
Tra i relatori invitati, il primo a prendere la parola è stato il professor Giorgio Zavarise (professore ordinario di Scienza delle costruzioni, meccanica computazionale, complementi di Scienza delle costruzioni all’Università del Salento) che ha analizzato gli aspetti tecnici, sociali e culturali della prevenzione degli eventi eccezionali, ponendo l’accento su quelle che sono le criticità in Italia. A seguire ci si è collegati da Milano con il professor Virginio Quaglini (professore associato in Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito al Politecnico di Milano) che è entrato nel merito della materia esplicitando quella che è l’attuale normativa sulla sicurezza sismica. Dopo di lui è toccato all’ingegnere Domenico Asprone, arrivato in Puglia al posto del professor Edoardo Cosenza, all’ultimo minuto impossibilitato a esserci: il ricercatore dell’università Federico II di Napoli ha relazionato sull’importanza della sperimentazione per la sicurezza delle costruzioni. Piuttosto accorato è stato l’intervento dell’ingegnere Roberto Marnetto che ha sottolineato come “ben vengano giornate come questa se riusciamo a farci capire ai più, poiché è importante generare consapevolezza dal basso”. Ha chiuso il convegno il direttore di Sismalab, l’ingegnere Ciro Caramia che ha definito la propria creatura “una sfida, nata da una serie di circostanze e opportunità”. Dopo la pausa pranzo, i presenti hanno potuto assistere a una simulazione dei test sulle macchine.
“Desideravamo che questo evento fosse un momento di divulgazione delle conoscenze – ha affermato Martina Caramia – In un Paese che sta morendo di inedia questi scambi culturali, anche tra generazioni diverse, sono fondamentali”.
Tra i prossimi passi della Sismalab, una grossa novità è rappresentata dall’imminente apertura di una sede in Cina, a Shangai, insieme agli svizzeri della Mageba. “Questo perchè – spiega l’amministratrice – il mercato cinese delle infrastrutture è in continua evoluzione e poi era importante essere lì per una questione logistica, visto che abbiamo diversi clienti nella vicina Oceania”.
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