Autovelox posizionato male e senza contestazione immediata? La multa è nulla

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Autovelox posizionato male e niente contestazione immediata? La multa è nulla. Lo ha ribadito recentemente la Cassazione azzerando di fatto la sanzione per eccesso di velocità disposta ad un automobilista dalla polizia municipale di un piccolo comune campano. A risultare fatale è proprio la mancanza della contestazione immediata ai sensi dell’art. 201 del codice della strada, in un tratto in cui (come risultava dallo stesso verbale) la stessa non poteva essere esclusa dal richiamato “decreto prefettizio”.

La contestazione immediata hanno ribadito anzitutto “costituisce elemento di legittimità del provvedimento, salvo tuttavia non sia possibile; nel qual caso devono essere indicate nel verbale le ragioni della mancata contestazione e su di esse è possibile il sindacato giurisdizionale, con il limite dell’insindacabilità delle modalità di organizzazione del servizio“.

Nel caso analizzato, è proprio dal verbale che si evince il dato decisivo secondo il quale l”autovelox automatico” con il quale era stata accertata l’infrazione era collocato ad una decina di chilometri dall’area esclusa dall’obbligo di contestazione da parte dei vigili. E a nulla valgono, le lamentele del Comune che sosteneva “una successiva integrazione del decreto prefettizio”. Per gli Ermellini infatti la stessa non è applicabile ratione temporis perché successiva alla contestazione. Nulla da fare per l’amministrazione, dunque, il ricorso è rigettato. Fonte: www.StudioCataldi.it

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L’automobile continua a ricoprire un ruolo centrale nelle scelte di mobilità degli italiani: si usa nel 60,8% degli spostamenti quotidiani, con un aumento nell’ultimo decennio del 2,1%. Però si riducono le emissioni: quelle di CO2 sono passate dai 144,3 grammi per km delle auto immatricolate nel 2008 ai 114,8 gr/km di quelle immatricolate nel 2015. E’ quanto si sottolinea nel 50/mo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2016. Accanto alla progressione delle vendite di vetture ibride ed elettriche (sono passate dallo 0,3% dell’immatricolato nel 2011 all’1,6% nel 2015), cresce l’attenzione degli italiani per queste soluzioni: il 65,1% si dichiara interessato e la percentuale sale al 78,3% nella fascia d’età 18-24 anni. Il 38,5% degli italiani maggiorenni è fortemente interessato anche al car sharing e al car pooling oppure è già utente di questi servizi. Tra i giovani si sale al 55,8%.

fabiana di cuiaA cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida

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