“Mercoledì il Ministro Lorenzin ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico a Roma per illustrare uno studio sul biomonitoraggio e sulla tossicità degli inquinanti a Taranto. I decreti “SalvaIlva” hanno tutelato – come dice il nome stesso – solo l’azienda e non hanno fatto procedere invece al dovuto risanamento ambientale ed alla necessaria ed urgente opera di bonifica delle falde e dei terreni a salvaguardia della salute dei cittadini. Già l’anno scorso avevamo sollevato ampiamente il problema come Dipartimento Tutela Vittime, organizzando un confronto pubblico dove si denunciavano i risultati rilevati da uno studio del Registro dei tumori di Taranto. Il RTTA, pur lavorando con una pianta organica deficitaria, con finanziamenti limitati e con personale precario non di ruolo, ha continuato ad effettuare analisi statistiche ed epidemiologiche studiando l’incidenza dei tumori, i ricoveri e le cause di morte. E, pur risultando anche tra i migliori e più aggiornati registri tumori d’Italia, non è stato neanche compreso nel tavolo tecnico. Il Ministro dimostra di non conoscere le strutture pubbliche collegate al suo stesso Ministero e spreca ulteriore denaro pubblico, ma soprattutto tempo prezioso che dovrebbe impiegare nell’imporre il risanamento per prevenire l’aggravarsi della situazione.”Lo dichiarano in una nota Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di FdI AN, ed il Referente per Taranto del Dipartimento Giovanni Caragnano.
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