Ilva, i Liberi e Pensanti chiedono chiarezza: si va verso il patteggiamento?

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Ieri sera il presidente del consiglio Matteo Renzi ha annunciato un accordo con la famiglia Riva che garantirà il pagamento di più di un miliardo di euro da spendere per risanare Taranto e il siderurgico. Una notizia diffusa in risposta agli attacchi giunti per i 50 milioni spariti dalla legge di stabilità per la sanità ionica.

Renzi ha trionfalmente annunciato la disponibilità di queste risorse come se fosse un successo del Governo. A chi conosce bene i problemi di Taranto non sarà sicuramente sfuggita, invece, la gravità di questa affermazione. Si prefigurerebbe, infatti, un vero e proprio patteggiamento tra i Riva e la Magistratura, al fine di sottrarre l’azienda da entrambi i processi: quello a Milano per evasione fiscale e a Taranto per disastro ambientale. Rimarrebbero in piedi solo i procedimenti sulle responsabilità individuali.

La superficialità con la quale è stata data la notizia dal presidente del consiglio, però, lascia molti vuoti nella ricostruzione della vicenda. Dando per scontato che l’informazione sia giunta dai tre commissari dell’Ilva, ci chiediamo quale sia la posizione ufficiale delle due procure coinvolte. Se accordo c’è, infatti, è la magistratura ad averlo raggiunto e sottoscritto vista la distinzione tra i poteri dello Stato. Assodato che Renzi non ha nulla di cui vantarsi in merito a questa vicenda, questo Comitato chiede che a fare chiarezza siano anzitutto i magistrati di Taranto.

E’ vero che verrà accettato un patteggiamento? Se sì, perché si è scelto di scendere a compromessi invece di portare fino in fondo il processo Ambiente Svenduto nella sua interezza? In base a quali parametri ritenete congrua la somma pattuita? Sono tutte risposte che una città come Taranto, martoriata e sacrificata per decenni, merita di avere e su cui sarebbe interessante se si esprimesse anche Franco Sebastio, fino a pochi mesi fa a capo della Procura tarantina e fautore dell’impianto accusatorio nei confronti del siderurgico.

COMITATO CITTADINI E LAVORATORI LIBERI E PENSANTI

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