La conclusione della negoziazione tra la famiglia Riva e Ilva, con una compensazione di 1 miliardo e trecento milioni destinati al “risanamento di Taranto ed Ilva”, secondo quando annunciato dal capo del Governo, è – finalmente – una buona notizia. Questo il commento di Legambiente Taranto.
“Attendiamo di conoscere maggiori particolari, sia relativi alla effettiva destinazione di tale somma che al momento e alle modalità in cui la sua disponibilità diventerà reale, per comprenderne l’impatto concreto; indubbiamente il loro arrivo segnerebbe un momento di svolta, a lungo atteso dalla città – dichiara Lunetta Franco, presidente di LegambienteTaranto – a maggior ragione riteniamo che ogni ulteriore ritardo nella effettuazione degli interventi volti a ridurre il carico inquinante dell’Ilva di Taranto vada bandito”.
L’ultimo decreto Ilva prevede infatti che entro il termine di 120 giorni dalla presentazione dell’istanza dei commissari straordinari, il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base dell’istruttoria svolta dal comitato degli esperti, sentito il ministro dello Sviluppo Economico, esprima il proprio parere, proponendo eventuali integrazioni o modifiche alle proposte dei soggetti offerenti, e lo comunichi immediatamente ai commissari della procedura di amministrazione straordinaria che ne curano la trasmissione ai due gruppi che hanno presentato offerte per l’acquisto di ILVA, i quali, nei successivi 15 giorni, devono presentare le offerte vincolanti definitive conformando i relativi piani al parere del comitato degli esperti. Un fatto di grande rilevanza: sono infatti esclusi dalla procedura gli offerenti che non accettino le risultanze del parere ovvero non confermino o aggiornino di conseguenza l’offerta presentata.
“L’istanza dei commissari straordinari è stata formulata il 13 luglio e i 120 giorni previsti dal decreto risultano ampiamente scaduti, senza che si siano avute notizie di provvedimenti adottati dal Ministro dell’Ambiente – continua la presidente di Legambiente Taranto – martedì sera abbiamo scritto al Ministro dell’Ambiente chiedendo di sapere se il comitato di esperti ha trasmesso le sue valutazioni, se il Ministro dello Sviluppo economico è stato sentito, se il previsto parere del Ministro dell’Ambiente è stato adottato e trasmesso ai commissari straordinari. I cittadini di Taranto non possono essere considerati alla stregua di spettatori muti di uno spettacolo che si svolge di là da un sipario abbassato. Vogliamo conoscere i motivi e i responsabili dell’ennesimo accumulo di ritardi in una vicenda segnata dal continuo rinvio delle scadenze previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale e, quindi, dell’attuazione delle sue più importanti prescrizioni, a partire dal rifacimento delle cokerie e dalla copertura dei parchi minerali, necessaria per abbattere le emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico”.
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