Modugno ricorda il piccolo Lorenzo Zaratta, simbolo della lotta all’inquinamento tarantino
“Nessuno può restituirmi mio figlio, ma sapere che c’è un luogo dedicato ai bambini dove tutti ricorderanno Lorenzo – ha commentato il papà del piccolo – mi dà sollievo e riesce a lenire, in qualche misura, la profonda ferita legata alla sua perdita». Con Mauro Zaratta, erano presenti i nonni di Lorenzo, visibilmente commossi, la dott.ssa Maria Grazia Serra, e il dottor Agostino Di Ciaula, referenti dell’Isde Italia – Medici per l’Ambiente.
Condivisibile lo sfogo della dott.ssa Serra: “A Modugno da oggi c’è una targa dedicata a Lorenzo Zaratta, vicino a quello che presto diventerà un parco giochi per i bambini, proprio davanti ad una scuola elementare. Lorenzo, nato in una terra discriminata, simbolo di tutti i bambini che lottano per il diritto alla salute, viene ricordato in provincia di Bari e non nella sua città. Che tristezza… Ma chi lo ha amato e lo amerà per sempre non smetterà mai di lottare”. Il papà di Lorenzo ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questa splendida iniziativa: dal principale promotore – il dottor Di Ciaula – al sindaco Magrone, senza dimenticare la prof.ssa Bassi, direttrice del circolo didattico “Don Milani“, che insieme ai suoi alunni ha ospitato la cerimonia.
“Lorenzo ha passato il momento più delicato della vita, la vita nel grembo materno, in una zona dove non dovrebbe viverci nessuno – ha detto Di Ciaula – è nato con un tumore cerebrale ed è morto a 5 anni. Non dovremmo chiederci come hanno fatto particelle di metallo a finire nel tumore cerebrale di Lorenzo, ma con quale autorità morale qualcuno ha deciso di partorire 10 decreti salva-Ilva in soli 4 anni per garantire la prosecuzione dell’attività dell’Ilva ma anche la persistenza del rischio e dei danni sanitari, soprattutto a carico dei bambini. La mia proposta è stata accolta dal Comune di Modugno perché ricordare Lorenzo significa ricordarsi di dire basta alla discriminazione e all’indifferenza. Perché ci stanno togliendo ciò che abbiamo di più prezioso: i bambini e, con loro, il futuro».