Ilva, Fiom Cgil: il Governo ripristini l’emendamento per Taranto

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Ancora una volta registriamo un disinteresse del Governo nei confronti della città di Taranto, manifestatosi con la bocciatura dell’emendamento (50 milioni di euro) in Commissione Bilancio che doveva prevedere una deroga al decreto ministeriale n. 70 sull’emergenza sanitaria in cui versa il territorio jonico”. Lo dichiarano Giuseppe Romano e Francesco Brigati della segreteria provinciale Fiom-Cgil Taranto.

“Per quanto accaduto in Commissione Bilancio, nella Camera dei Deputati, in questi giorni – aggiungono i due sindacalisti – il Governo dà prova di non impegnarsi concretamente nella complicata fase della vertenza ILVA, della relativa presentazione dei due piani ambientali, al momento fermi al giudizio del Ministero dell’Ambiente, e del trasferimento degli asset a una delle cordate. La Fiom Cgil ha più volte espresso la necessità di avviare un confronto serrato con il Governo e i Commissari per affrontare le emergenze non solo ambientali e sanitarie, ma anche di tenuta occupazionale di un territorio fortemente in crisi che rischia il collasso.

Il Governo, oltre i consueti proclami, deve attivarsi concretamente per farsi trovare pronto alle scadenze imminenti relative ad una mancanza di liquidità che rischia di far saltare il sistema delle ditte di appalto, che proprio in questi giorni cominciano a lanciare chiari segnali ai lavoratori di indisponibilità a garantire le retribuzioni maturate ad oggi. Riteniamo fondamentale che il Governo si impegni a ripristinare l’emendamento bocciato necessario a implementare il personale del servizio sanitario, l’acquisto di materiale di consumo, attrezzature e attività diagnostiche di primo e secondo livello e affronti, così come segnalato dalla Fiom al Ministero dell’Ambiente e del Lavoro, l’emergenza amianto”.

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