A Taranto la Festa dell’Albero si fa in tre
Tre luoghi diversi, un’unica festa. LegambienteTaranto, come tutti gli anni, ha promosso oggi “La festa dell’albero”, partecipando così alle iniziative a tema svolte dall’associazione in tutta Italia in questo fine settimana.
Il Parco del Mirto al quartiere Paolo VI, il giardino della scuola media “Alessandro Volta” e San Vito, dopo la pineta di Marechiaro, dove già lo scorso anno i volontari di Legambiente erano intervenuti, da oggi sono più ‘verdi’.
I soci di LegambienteTaranto hanno messo a dimora 20 alberi ed una decina di piccoli arbusti della macchia mediterranea. Insieme a loro, oltre ai ragazzi della Volta, anche i bambini della scuola primaria Pertini, accompagnati da genitori e docenti, che hanno adottato un’aiuola del grande parco del Mirto.
“In una città così inquinata e priva di verde – sottolinea Leo Corvace – come soci di Legambiente sentiamo la necessità di operare nel nostro piccolo per migliorare la situazione e lo facciamo ormai da molti anni. I tre luoghi che abbiamo scelto sono strategici e dal forte significato: una scuola, perché educare i bambini ed i ragazzi all’amore ed al rispetto per l’ambiente è fondamentale per garantire un futuro al nostro pianeta ed al nostro territorio. Il Parco del Mirto di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché è sorto grazie alla nostra presenza in loco, insieme ai cittadini del quartiere, quasi vent’anni fa. Ed infine San Vito, dopo la pineta di Marechiaro: torniamo ancora una volta in un luogo sul quale interveniamo da anni. Lo facciamo stavolta per sostituire le piante bruciate nell’incendio, probabilmente doloso, di qualche mese fa”.
Quest’anno sono stati piantati 14 pini a San Vito, tre lecci ed un platano nel giardino della scuola Volta ed un albero di Giuda, un leccio, un nespolo antico e 10 arbusti della macchia mediterranea nel parco di Paolo VI. La festa dell’albero a Taranto è stata organizzata anche grazie alla collaborazione dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Taranto e dell’Arif, l’Agenzia regionale per l’irrigazione delle foreste, che ha fornito i pini ed il leccio.
“Gli alberi meritano una festa perché sono i nostri amici più preziosi in natura, ci proteggono dall’inquinamento atmosferico e acustico, contribuiscono a mitigare gli effetti dei mutamenti climatici, riducono il pericolo di frane e smottamenti. Rendono unici i nostri paesaggi, ci regalano ombra, frutti, legno” – spiega Lunetta Franco, presidente di LegambienteTaranto – “la Festa dell’Albero di quest’anno è dedicata al fenomeno preoccupante del consumo di suolo. Ogni anno in Europa vengono inghiottiti dal cemento 1000 chilometri quadrati di suolo nell’assenza totale di norme condivise che lo difendano. Per questo oltre 300 associazioni in tutta Europa tra cui Legambiente, insieme ai cittadini, si sono mobilitate per chiedere all’Unione Europea norme specifiche per tutelare il suolo, bene essenziale alla vita, come l’acqua e l’aria. Noi speriamo che tanti tarantini possano sottoscriverla. Basta cliccare su www.salvailsuolo.it per chiedere che il suolo venga riconosciuto come un patrimonio comune che necessita di protezione a livello europeo”.