“Philomena”: si chiude la rassegna filmica del volontariato

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Si conclude la terza edizione della Rassegna filmica sociale “Cambiamo regista: il mondo è per tutti”, una serie di sei film con proiezione pomeridiana gratuita presso la Biblioteca comunale “Acclavio” di Taranto, la cui visione rappresenta il punto di partenza di un dibattito in sala sulla tematica sociale della fragilità al femminile.

È un’iniziativa promossa da una rete di associazioni di volontariato (La casa delle donne, Auser, Apmar, Il cerchio AMA e Tgenus) nell’ambito dell’Invito 2016 – Proposte in collaborazione con il CSV; la rassegna filmica rientra nel programma della XII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la più importante manifestazione organizzata annualmente dal Centro Servizi Volontariato (CSV) Taranto.

L’ultimo appuntamento della rassegna filmica, un evento curato in rete da tutte le associazioni del progetto, è in programma alle ore 17.00 di domenica 20 novembre, con ingresso libero e gratuito presso la Biblioteca “Acclavio”, sul Piazzale Bestat di Taranto.

Sarà proiettato il film “Philomena” di Stephen Frears che, dopo quattro nomination agli Oscar e tre ai Golden Globes, ha vinto il David di Donatello per il Miglior film europeo e il premio per la Migliore sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia.

Questo film, basato sul libro “The lost Child of Philomena Lee” (Il bambino perduto di Philomena) di Martin Sixsmith, racconta la storia vera di una adolescente che, negli anni Cinquanta in Irlanda, rimane incinta: la famiglia la ripudia chiudendola in un convento, dove la ragazza darà alla luce un bambino che poi le verrà strappato e dato in adozione. Cinquanta anni dopo Philomena non ha smesso ancora di cercare il figlio per conoscerne la sorte, ostacolata nelle sue ricerche dall’istituzione religiosa che glielo aveva sottratto, impresa in cui sarà aiutata da un giornalista.

Questo film, commovente e divertente allo stesso tempo, la cui protagonista è una donna con un profondo senso della giustizia e della dignità, ha avuto il grande merito di aver portato molte donne alla consapevolezza del loro diritto di poter, senza essere giudicate, fare outing raccontando un loro passato “sconveniente” per la società benpensante.

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