TARANTO – “Quest’opera è stata realizzata con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – F.E.S.R.”. E’ ciò che si legge su una targa affissa nel 2000. A distanza di sedici anni, abbiamo l’onere di documentare – grazie alle foto dell’amico Max Perrini – lo stato di degrado e completo abbandono in cui versa l’area di sosta per camper di via Mascherpa.
Della vicenda ci siamo occupati più volte nel corso del 2016 accogliendo l’appello lanciato da Mario Sebastiano Alessi, presidente del Club Campeggiatori “Nino D’Onghia”, da sempre impegnato per il recupero della struttura. Ad ottobre avevamo fatto il punto sull’iter e sulle motivazioni che avevano finalmente portato il Comune (grazie anche alla relazione e ai relativi conti economici predisposti dal Club) ad assumere la decisione di affidare la gestione dell’area alla propria società partecipata Amat con lo scopo primario dell’accoglienza del turismo itinerante oltre al recupero funzionale dell’intera struttura (leggi qui).
Il direttore dell’Amat, nel corso di una riunione a cui aveva partecipato anche il Club dei Campeggiatori, aveva previsto l’apertura dell’area non prima della primavera del 2017. Un boccone amaro che il Club aveva dovuto digerire sperando comunque in un cambio di passo decisivo. «Auspichiamo che il tempo perso possa essere recuperato al più presto – aveva commentato Alessi – e che la previsione di apertura possa essere rispettata».
Il Club aveva continuato a monitorare la situazione prendendo atto, fino ad ottobre, “dell’immobilismo totale in cui versava la struttura“. Le foto scattate questa mattina fanno emergere una situazione desolante. L’edificio risulta completamente vandalizzato. Porte ed infissi non ci sono più.
Da qualche giorno l’Amiu sta procedendo ad interventi di pulizia dell’area suddividendo il materiale per categorie al fine di procedere alla raccolta differenziata. Le immagini fanno capire quanta roba – di ogni tipo – sia stata accatastata nel tempo all’interno della struttura: si notano persino dei semafori.
Qualcuno ci ha segnalato anche un’anomalia: il taglio casuale degli alberi. Viene da chiedersi, infatti, quale sia stato il criterio utilizzato. Lo spettacolo indecoroso proposto da queste foto è il frutto della gestione comunale a otto anni dalla chiusura della struttura. In realtà, in passato, c’era stato il tentativo di far gestire l’area al Club Campeggiatori Jonici Taranto, ma la richiesta di un canone d’affitto elevatissimo aveva dissuaso lo stesso Club a portare avanti la sfida.
Cosa accadrà nei prossimi mesi? La struttura verrà aperta nella primavera del 2017 o dovremo attendere altro tempo ancora? Intanto, continua ad essere negato alla città un importante punto di riferimento per il turismo itinerante, con buona pace di chi confida in un reale potenziamento della capacità ricettiva del territorio ionico.
L’ultima occasione persa riguarda la Spartan Race, la più grande gara ad ostacoli del mondo, tenuta al Parco Cimino il 29 e il 30 ottobre. Sarebbe stato quanto mai opportuno aprire l’area di sosta ai camperisti giunti da fuori. Per colmare parzialmente tale lacuna si è dovuto ricorrere al parcheggio dell’Auchan. Molte amministrazioni si stanno già organizzando per accogliere i turisti itineranti durante le festività natalizie, ma Taranto resta indietro. Si spera di essere pronti almeno per Pasqua e la Settimana Santa (2017). Eppure, basterebbe davvero poco per rendere Taranto più aperta ed accogliente nei confronti dei visitatori. Solo buon senso e un’effettiva volontà.
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