Teleperformance, Lumino: stupiti dalle notizie su crisi e futuro dell’azienda
«Siamo stupiti e interdetti di fronte alle ultime notizie apparse sulla stampa in merito a un fantomatico futuro di Teleperformance che sembrerebbe deciso senza il consueto sistema di relazioni tra parti sociali ed azienda». È il commento di Andrea Lumino, segretario generale della SlcCgil di Taranto dopo le notizie apparse sulla stampa sul futuro dell’azienda di call center. «Non comprendiamo – ha spiegato Lumino – le fughe in avanti di qualcuno che in nome della crisi delcomparto chiede un incontro all’amministratore delegato su una eventuale crisi di TP e rimaniamoancor più colpiti dalle notizie di eventuali acquirenti senza la condivisione di un percorso sindacale. Come Slc Cgil Taranto rimaniamo dell’idea che una vertenza così delicata si potrebbe solo discuteresu tavoli istituzionali e che non esista che un solo sindacato possa paventare lo stato di crisi. Del resto le scelte di acquisire la commessa di Amazon e trasferirla in Albania, la gestione della commessa per Aci e il numero abbondante di lavoratori interinali è il segno di una abbondanza di lavoro. Alla luce di questi elementi riteniamo molto difficile che qualcuno onesto intellettualmente possa parlare di crisi aziendali se non per scopi diversi da quelli sindacali e quindi l’8 novembre incontreremo l’AD Diego Pisa con elementi che ci fanno essere un po’ meno “pessimisti” di qualcuno». Lumino ha inoltre ricordato come «non più di 3 settimane Slc Cgil ha chiesto e ottenuto una riunione in Regione Puglia a cui hanno partecipato tutti le realtà interessate al mondo dei call center e nella quale abbiamo condiviso con la Regione il percorso di vincolare l’erogazione deifinanziamenti sulla formazione alla presenza sul territorio ionico e degli attuali livelli occupazionali a Taranto. Siamo convinti che quel tavolo sia quello che più garantiva le parti sociali e quindi oggi come Slc Cgil chiediamo alla Regione Puglia di convocare urgentemente quel tavolo per ribadire ancora una volta che l’erogazione di fondi è legata esclusivamente alle garanzie. Non solo. Chiediamo alla Regione di convocare ufficialmente l’azienda per discutere dei piani di investimentoin Puglia e su Taranto e così, a carte scoperte, ognuno si assumerà le sue responsabilità».