Condominio eco per il terzo anno a Ecomondo
RIMINI – Torna per il terzo anno, all’interno di Ecomondo, il salone Condominio Eco, la fiera nazionale dedicata al condominio sostenibile, organizzata da Ecoarea Srl in collaborazione con IEG Spa (la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), alla fiera di Rimini dall’8 all’11 novembre prossimi. Titolo di questa terza edizione: 2026, il condominio che verrà.
Oltre ad ospitare numerose aziende di isolamento, coibentazione, riscaldamento, domotica, energie rinnovabili e alternative, Condominio Eco proporrà una serie di eventi tra cui si segnala, martedì 8 novembre (ore 14.00), l’incontro sul tema “Come migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza sismica dei condomini”. Fra gli interventi quello di Pietro Baratono, Provveditore alle Opere Pubbliche Regione Lombardia e Emilia-Romagna e membro del Comitato Scientifico dell’ISI (Ingegneria Sismica Italiana) la cui missione è quella di coinvolgere i diversi attori che operano nell’ambito dell’Ingegneria Sismica Italiana in un gruppo dinamico che li rappresenti e li promuova, organizzando attività di divulgazione del loro lavoro.
“Scusi ho finito il sale: social housing e dintorni. Come cambieranno le dinamiche di convivenza nei condomini” è invece il tema su cui interverrà la giornalista RAI e blogger Lucia Cuffaro, autrice del libro Fatto in casa. Smetto di comprare tutto ciò che so fare. Da segnalare poi giovedì 10 novembre, la seconda edizione degli Stati Generali del Condominio, moderati dal giornalista Francesco Schena (Sole 24 Ore).
Il programma aggiornato sulla pagina www.condominioeco.eu/eventi.
Quest’anno, l’area espositiva di Condominio Eco darà il benvenuto al pubblico dentro la Città Sostenibile (La via italiana alle Smart City), da sempre una dei maggiori centri di interesse di Ecomondo, luogo ideale dove connettersi con gli operatori dell’industria verde.
I condomini in Italia sono più di un milione e, come gran parte degli edifici esistenti, soffrono di un grave stato di inefficienza energetica. Secondo i dati incrociati delle diverse associazioni di amministratori di condominio, oltre il 60% di queste unità ha un impianto di riscaldamento vecchio di più di 15 anni, spesso ancora funzionante a gasolio, con grossi costi per cittadini e ambiente; mentre il 23% del totale di questi edifici, dove statisticamente abita più di un italiano su due, può definirsi in pessimo stato di conservazione.