Di Maio (M5S) a Taranto: “Questa città non può dipendere dall’Ilva”

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TARANTO – «E’ chiaro che qui c’è innanzitutto un problema di diritto alla salute. Diritto che può creare invece nuove opportunità di rigenerazione urbana e quindi nuove opportunità di lavoro. Questa città non deve assolutamente dipendere da uno stabilimento siderurgico, ma proprio dalla rigenerazione di questi impianti possono nascere nuove occasioni di sviluppo».

di-maio-1Lo ha detto l’on. Lugi Di Maio, esponente di spicco del Movimento Cinque Stelle e vice presidente della Camera, oggi a Taranto per inaugurare la saletta cinema del reparto di Pediatria dell’ospedale Santissima Annunziata.

«Circa un mese fa – ha aggiunto Di Maio – abbiamo avviato in Puglia un progetto partecipato insieme a tutti gli attori sociali per una rigenerazione urbana. Sull’Ilva di Taranto basta copiare dagli altri Paesi. Noi abbiamo parlato con gli assessori di Bilbao ed abbiamo incontrato i tedeschi, abbiamo visto tante esperienze internazionali che hanno dovuto sviluppare un nuovo futuro per i loro concittadini. Di certo, venire a dire qui che possono coesistere l’Ilva così com’è ed il diritto alla salute è una presa in giro»-

Con Di Maio erano presenti anche diversi consiglieri regionali – Antonella Laricchia, Marco Galante, Mario Conca, Grazia Di Bari, Gianluca Bozzetti e Christian Casilli – e il direttore generale della Asl di Taranto Stefano Rossi.

di-maio-2Come ha ricordato un consigliere regionale della provincia ionica, Marco Galante, l’allestimento della saletta cinema (che permetterà di allietare la permanenza dei piccoli pazienti del reparto) è stato possibile grazie al taglio degli stipendi dei consiglieri regionali M5S.

«In un anno abbiamo restituito 217.000 euro – ha spiegato – per la prima restituzione relativa ai primi 5 mesi, pari a circa 116.000 euro, abbiamo chiesto che fossero i cittadini a individuare il settore dove intervenire. La scelta è ricaduta sulla sanità e in particolare sulle sale cinema dei reparti di Pediatria degli ospedali pugliesi. Poiché il costo di tali sale è di circa 2.000 euro, abbiamo investito le altre somme anche per l’acquisto di alcune apparecchiature. Nel caso di Taranto un defibrillatore automatico  e un elettrocardiografo di fascia medio-alta».

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