Turismo a Taranto: ecco come partecipare al bando «StartTA»

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TARANTO – C’è tempo fino al 18 novembre per partecipare al bando «StartTA», l’iniziativa nata nell’ambito del Progetto Taras vincitore del bando «Ambiente è Sviluppo» sostenuto dalla Fondazione con il Sud che punta alla formazione, al supporto e alla valorizzazione di start – up nel settore turistico locale per lo sviluppo e la costituzione di nuove imprese sul territorio jonico.

Nuove idee di business turistico saranno il cuore pulsante del laboratorio StartTA, un ambiente fertile in cui implementare, attraverso azioni integrate di formazione, mentoring ed incubazione d’impresa, processi innovativi volti alla promozione, conoscenza, attrattività del territorio di Taranto e fruizione delle sue componenti naturali, paesaggistiche e culturali (materiali ed immateriali), secondo modelli di sviluppo locale sostenibili e responsabili che sappiano valorizzare una visione di sviluppo in reti d’impresa.

Al percorso formativo di creazione d’impresa della durata di 300 ore (150 di didattica frontale e 150 di project work ed accompagnamento) accederanno gratuitamente i primi 20 giovani startupper che abbiano presentato un’idea imprenditoriale nel settore turistico, fattibile e sostenibile, con ricaduta diretta sul territorio della città di Taranto.

L’iscrizione, attraverso la compilazione del modulo di candidatura e la presentazione della documentazione scaricabili sul sito www.progettotaras.it, casa digitale e luogo di condivisione ed informazione del progetto sul quale saranno pubblicati gli esiti della graduatoria e l’elenco dei soggetti ammessi al corso che si svolgerà a partire da Novembre nella sede di Programma Sviluppo in Via Sorcinelli.

I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i rappresentati delle realtà che hanno promosso e sostenuto il progetto: Programma Sviluppo, Comune di Taranto, Università degli Studi di Bari Dipartimento Jonico, Universus Csei, Centro di Servizi per il Volontariato, Istituto professionale di Stato Cabrini, Confcooperative Taranto, e la partnership con la Regione Puglia.

«Questo progetto attua sinergie che in altri luoghi non sono realizzabili – ha commentato Carlo Martello, presidente di Confcooperative – riscoprendo la centralità della cooperazione per fare del bene alla città». Per l’assessore comunale Francesco Cosa, invece, «Taranto si sta attrezzando per scommesse del futuro sul turismo attraverso competenze. Un punto necessario per evitare approssimazione che ci farebbe tornare indietro».

Fulvio Iurlaro, project manager di Programma Sviluppo e referente del progetto Taras ha spiegato come «StarTA» per 20 giovani rappresenti «un’occasione per dare vita, in modo assolutamente gratuito, a idee che sappiano valorizzare il territorio e le ricchezze umane ancora da scoprire».

Infine Michele Carriero, consulente di Universus Csei, ha dichiarato che «StarTA è la grande scommessa del futuro: il 50 percento delle startup non supera i due anni e muore non per mancanza di idee o di capacità dei protagonisti, ma semplicemente perché agli startupper non vengono trasmesse le necessarie conoscenze per garantire la sopravvivenza di una impresa. Le 300 ore di formazione garantite da Taras – ha aggiunto Carriero – possono garantire ai ragazzi l’acquisizione delle competenze necessarie ad avviare un percorso virtuoso nel quale saranno poi accompagnati da consulenti che, quasi come “angeli custodi”, potranno permettere agli imprenditori di domani di vincere la scommessa sul turismo locale».

Il bando StarTA pone come obiettivo la costituzione di 5 nuove startup da inserire nella rete turistica locale a cui saranno assicurate oltre alle ore di formazione anche azioni di consulenza individuale e di gruppo per l’elaborazione e l’implementazione del piano aziendale, garantendo l’accesso a servizi specialistici. Ma Taras offre anche di più: la possibilità di utilizzare ambienti con postazioni di lavoro in coworking già arredate nell’incubatore del’Asi di Taranto in Via del Tratturello tarantino al quartiere Paolo VI. Nella conferenza stampa sono stati infine forniti anche i numeri e risultati già raggiunti da Taras come la mappatura delle risorse e degli operatori turistici» nella capoluogo jonico.

– 87 attrattori turisti

– 102 strutture ricettive

– 48 gestori di servizi per il turismo

– oltre 130 strutture ristorative

– 12 stabilimenti balneari

– più di 15 servizi di intermediazione turistica

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