Rifiuti, De Lorenzis (M5S): a Lecce costi alti e differenziata fuorilegge
Costi esorbitanti del servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Lecce e le percentuali di raccolta differenziata siano ancora al di sotto di quanto stabilito dalla Legge. Sull’argomento interviene il deputato pugliese Diego De Lorenzis, capogruppo del M5S in Commissione Trasporti alla Camera.
“Lecce, Comune fuorilegge!”– dichiara il portavoce M5S Diego De Lorenzis – “Come confermano i dati inviati dal Comune alla Regione, seppur ad Aprile, Maggio e Giugno ci siano stato un incoraggiante aumento delle percentuali di raccolta differenziata, a Luglio ed Agosto la situazione è nuovamente precipitata verso il basso! La Giunta Perrone ha fallito su tutta la linea! Nonostante da anni sia alla guida del Comune di Lecce, Perrone non è stata in grado di portare al 65% il livello di raccolta differenziata così come stabilisce la legge ed è in colpevole ritardo visto che questo obiettivo si doveva raggiungere entro il 31 dicembre 2012.”
“Vi è poi qualcosa di poco chiaro” – aggiunge Diego De Lorenzis – “rispetto ai costi per il conferimento dell’organico che sono incredibilmente alti!”. Nel 2015 Lecce conferiva l’organico prodotto all’impianto di compostaggio Tersan di Modugno con un costo di 105 euro più iva a tonnellata, mentre ad Aprile il Comune di Lecce, cambiando destinatario per i conferimenti dell’organico, ha pagato 160 euro a tonnellata più iva alla Jonica Servizi srl di Brindisi che in mancanza di un impianto di compostaggio proprio, di conseguenza ha inviato l’organico ad impianti di compostaggio fuori dalla provincia di Brindisi.
“Questi costi sono i più alti mai visti nella gestione dei rifiuti per la frazione organica.” – insiste De Lorenzis – “La giunta Perrone non ha mai adottato misure di riduzione della produzione dei rifiuti, politiche di defiscalizzazione di prodotti sfusi e con imballaggi ridotti, tantomeno ha incentivato compostaggio domestico e organizzato di comunità quando poteva attivare anche un piccolo impianto aerobico pubblico a disposizione del Comune atto a soddisfare le esigenze comunali, così come stabilito dal Piano Regionale dei Rifiuti, preferendo invece di affidarsi ad operatori privati fuori provincia con costi esorbitanti. A causa della Giunta Perrone la filiera si allunga poiché c’è il passaggio dell’organico da un’azienda all’altra.”
“Inoltre, andando a conferire l’organico ad operatori privati, il Comune non può rivendere il compost che è un ottimo fertilizzante per l’agricoltura. Sono troppi i problemi che la giunta Perrone ha creato a causa della inadeguatezza e della impreparazione sul tema dei rifiuti e i cittadini leccesi stanno pagando a caro prezzo tale inefficienza e un’opposizione inesistente. L’anno prossimo si deve cambiare registro” – conclude il portavoce pugliese del M5S, Diego De Lorenzis – “e chi può farlo è solo il M5S”.