Il nuovo libro di Sergio Pargoletti: Facebook e il Principe, la lezione di Machiavelli e i falsi profeti del web

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Che fine ha fatto il primato della politica al tempo del neopopulismo incarnato dai falsi profeti del web? È uno dei temi che affronta il giornalista Sergio Pargoletti nel suo nuovo libro Facebook e il Principe, pubblicato da Scorpione Editrice.
Nel suo saggio, ricco di riferimenti bibliografici, l’autore riporta tra l’altro la testimonianza di alcuni addetti ai lavori – tra cui comunicatori e giornalisti – e dà conto dell’autorevole contributo che sull’argomento hanno offerto intellettuali e studiosi del calibro di Maurizio Ferraris, Umberto Eco, Ilvo Diamanti, Alessandro Baricco, Giuseppe De Rita e Zygmunt Bauman.
Un’intera parte è poi dedicata a quello che viene definito il Laboratorio Puglia: questa è la regione in cui si è registrato il maggior numero di partecipanti alle elezioni primarie regionali svoltesi in Italia (più di 204mila votanti nel 2010); di Bari sono i talentuosi creativi di Proforma, una delle più note agenzie di comunicazione. Pargoletti si sofferma inoltre su alcune scelte compiute dall’attuale presidente della Regione, Michele Emiliano, per provare a dimostrare come non sia affatto semplice distinguere l’azione politica dalle pulsioni propagandistiche. Un esempio? Lo scorso anno Emiliano ha strigliato il suo partito, il Pd, a suo parere colpevole di non aver condotto fino in fondo la battaglia per la rappresentanza della parità di genere in Puglia. E tuttavia, in vista delle Regionali del 2015, alle parole di sdegno non è seguita, a giudicare i fatti, la coerenza dei comportamenti. L’ex sindaco di Bari, infatti, avrebbe potuto scegliere di candidare 50 donne – su un totale di 100 posti disponibili, quindi la metà – nelle due liste che a lui facevano diretto riferimento e cioè Emiliano Sindaco di Puglia e La Puglia con Emiliano. La presenza del gentil sesso, invece, si è fermata a quota 33, quindi un terzo del totale e dunque meno, molto meno, di un politicamente corretto 50%.
Infine, nella terza e ultima parte del volume, preso atto dell’attacco frontale sferrato dal neopopulismo alla democrazia rappresentativa, Pargoletti ripropone la centralità della politica nel solco della tradizione di pensiero risalente a Machiavelli.
Solo la politica, nell’ambito di una rinnovata collaborazione internazionale tra gli Stati, può infatti sperare di governare questioni straordinariamente complesse e di dimensioni sovranazionali come il terrorismo, l’emergenza climatica e i flussi migratori. In quest’ottica, assume un’importanza strategica l’Europa al cui destino è legato indissolubilmente il futuro dell’Italia.
Il libro sarà presentato venerdì 7 ottobre – ore 16.30 – alla scuola Sciascia di Talsano; insieme all’autore ci saranno l’editore Piero Massafra, il Dirigente scolastico dell’istituto Giovanna Santoro e il presidente del circolo Arci di Talsano Franco Semeraro.

Breve nota biografica dell’autore:
SERGIO PARGOLETTI – Giornalista e saggista, ha lavorato per quotidiani, riviste, giornali online, radio, tv, agenzie di stampa, enti pubblici e privati, maturando una significativa esperienza anche nel campo della comunicazione politica. Da molti anni segue con particolare interesse la politica europea.
All’attività giornalistica affianca quella didattica: per tre anni è stato docente di Sociologia e Storia delle dottrine politiche in un centro di preparazione universitaria. Relatore in diversi corsi di formazione e seminari, nel 2016 ha insegnato Diritto ed Economia in un istituto professionale di Stato.
È al suo quarto libro: nel 2011 ha pubblicato Terra Ionica, nel 2013 Berlino tutta la vita, nel 2014 Il Militante e la Borgata (con Franco Semeraro).

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