Neuropsichiatria Intantile a Taranto: interrogazione urgente di Perrini (Cor)
Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini (Cor).
E’ in corso un ridimensionamento dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile di Taranto. Non solo assistiamo ad una assenza da mesi del dirigente medico (al momento non c’è ancora un Primario dopo l’addio del dott. Vito Lozito), alla carenza di personale, a liste di attesa lunghe e alla mancanza di sedi adeguate, ma ad oggi giungono notizie di contratti in scadenza a dicembre che non saranno rinnovati. E parliamo ad esempio di figure fondamentali per i pazienti in età evolutiva, con patologie di vario tipo, come logopedisti e terapisti. E’ già in atto una raccolta firme da parte dei pediatri per opporsi a tali tagli e le mamme sono sul piede di guerra dai primi giorni di settembre. Nonostante un incontro avvenuto nei giorni scorsi con la Asl jonica, gli animi non si sono ancora calmati. Anzi, le famiglie minacciano di alzare ancora di più i toni.
L’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile, si occupa di prevenzione, diagnosi, integrazione scolastica, cura e riabilitazione dei minori tra 0-18 anni. Si rivolge soprattutto a bambini con patologia serie, come autismo, dislessia, disgrafia, problemi motori di primo livello, ma anche a bambini che soffrono di disturbi dell’apprendimento, difficoltà acclarata di concentrazione. Alcuni pediatri, che sono in contatto costante con tale Unità Operativa Complessa, lamentano tempi lunghissimi per effettuare una prima visita.
Questo accade perché, invece di potenziare e consolidare tale realtà, è in atto un ridimensionamento che penalizza le famiglie. Ma la cosa a mio parere più grave, è che non si tiene assolutamente in considerazione il fatto che tra un bambino ed una figura medica si crea empatia, e questo tipo di legami vanno protetti e tutelati. Depotenziare in modo del tutto inappropriato il servizio, vuol dire penalizzare i piccoli pazienti, che siglano un patto di fiducia con chi deve aiutarli a superare una patologia a volte molto complicata.
Le mamme sono sul piede di guerra e non intendono indietreggiare. Chiedono intanto, e da subito, un primario con cui potersi interfacciare e che sia specializzato in Neuropsichiatria Infantile e non dirigenti in prestito da altre strutture complesse. Chiedono anche personale di riferimento a cui affidare i loro bambini. Già martedì a ridosso dei prossimi lavori del consiglio regionale depositerò un’interrogazione urgente indirizzata direttamente al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che so essere già al corrente di tale problematica. Bisogna fare in fretta, i bambini di Taranto non possono attendere ancora.