Si è svolto ieri un incontro tra i Commissari dell’Ilva Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubbae le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm per fare luce sul grave incidente che ha portato la morte di Giacomo Campo e fare il punto su cessione e piano di ambientalizzazione. Com’è noto sono due le cordate concorrenti che hanno fatto un’offerta per rilevarla: AcciaItalia (composta da Cdp Equity-DelFin-Arvedi) e Marcegaglia Carbo Steel e Am Invest.co Italy (composta da Arcelor Mittal-Marcegaglia).
Mentre entro il 13 novembre vi sarà la discussione pubblica sugli aspetti ambientali e poi l’istruttoria dell’Antitrust e entro il 31 dicembre 2016 possa avvenire la fase di aggiudicazione del compendio industriale pertanto per il primo semestre 2017 si stima si possa concludere il programma di cessione delle attività facenti capo al gruppo Ilva attraverso un affitto con obbligo di acquisto, ciò a valle anche del nuovo DPCM sul nuovo ambientale che non arriverà prima di febbraio 2017.
Sull’incidente che ha provocato la morte di Giacomo Campo, mentre cercava di riparare un nastro dell’altoforno, i tre incaricati del governo sono certi della correttezza delle procedure di sicurezza. Al momento, ha spiegato ancora Laghi, è stato possibile spostare il nastro danneggiato sotto sequestro in un luogo dove possa essere analizzato dagli inquirenti, ma rimpiazzato nell’impianto per riprendere la produzione.
Secondo i commissari il volume di produzione nel 2016 si concluderà con 5,9 mln tonnellate contro i 4,7 del 2015. Il fatturato (1 miliardo nel primo semestre) si assesta “approssimativamente sugli stessi livelli del 2015”, nonostante il calo del prezzo dell’acciaio. Con un miglioramento della redditività anche grazie agli effetti dellíantidumping su Cina Russia; il margine operativo EBITDA del semestre è in rosso per 150 milioni, quindi ancora “non soddisfa” i commissari, ma migliora rispetto ai circa 250 milioni di buco dell’anno prima. Sul Piano Ambientale i Commissari sostengono di essere allí80% delle prescrizioni previste dallíAIA e anche sulle manutenzioni intendono investire 270 mln€ nel 2016. Sono finalmente disponibili gli 800mln€ previsti dallultimo decreto.
Per il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli: “Per noi la realtà è diversa, lo stabilimento è allo sbando, occorre recuperare immediatamente una solida gestione industriale. La manutenzione quando avviene segnalata mancanza di pezzi di ricambio finanche la tute ignifughe, non solo, vi sono stati provvedimenti disciplinari nei confronti di lavoratori che si sono rifiutati di compiere operazioni pericolose. Ci auguriamo che accanto al lavoro della magistratura, l’azienda comprenda che non è esente da responsabilità per questa tragica sequenza di incidenti. Vogliamo chiarezza sulle prescrizioni dell’Aia, non abbiamo notizie sul rifacimento di AFO5 (per il quale non vi sono risorse) e delle cokerie, sulla ripartenza del lavoro dei tubifici (che necessitano di investimenti). Sulla morte di Giacomo le parole di Laghi sono inaccettabili, i lavoratori non decidono dove lavorare e quali operazioni svolgere. Chiediamo rispetto per la verità e nessun tentativo di depistaggio delle responsabilità”.