Ilva, Peacelink: le polveri industriali provocano la morte delle persone a Taranto

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Esiste una correlazione statisticamente significativa fra emissioni industriali e morti. Al centro dell’attenzione il PM10 di origine industriale. Viene dunque confermata la pericolosità delle emissioni industriali nell’ambito del congresso internazionale di epidemiologia da poco conclusosi a Roma (ISEE 2016). I dati su Taranto sono un aggiornamento dello “Studio Forastiere” del 2013. Di seguito le dichiarazioni di Alessandro Marescotti (Peacelink).

Le polveri che provengono dall’area industriale hanno il potere di incrementare la mortalità. “Abbiamo osservato un incremento percentuale del rischio di mortalità naturale del 2,66% per ogni incremento di 1 microgrammo al metro cubo di PM10 di origine industriale. Per la mortalità respiratoria aumenta dell’8,39% per  ogni incremento di 1 microgrammo al metro cubo di PM10 di origine industriale”. Queste sono in sintesi le conclusioni dell’aggiornamento dello studio su Taranto (il famoso “Studio Forastiere”) presentato nel 2013 e che era alla base della decisione del GIP Tarizia Todisco di fermare gli impianti inquinanti dell’area a caldo dell’ILVA. Viene dunque confermata la pericolosità delle emissioni industriali nell’ambito del congresso internazionale di epidemiologia da poco conclusosi a Roma (ISEE 2016).

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