Ilva, Verdi Taranto: a che punto è l’attuazione dell’Aia?

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Come Verdi Taranto vorremmo conoscere lo stato di attuazione delle prescrizioni dell’AIA Ilva ad oggi, considerato che l’ultimo documento ufficiale dell’Ispra in merito è di marzo e si riferisce alla visita ispettiva di gennaio. Oltre ad esprimere la nostra solidarietà agli abitanti dei Tamburi, le prime vittime del wind day, e a coloro che sono particolarmente vulnerabili, bambini, anziani, soggetti allergici, richiamiamo alle loro responsabilità coloro che devono attuare le prescrizioni a tutela della salute dei tarantini e degli stattesi e di chi deve monitorarne l’attuazione.

La misura è colma da anni, ma ancora di più dopo l’ennesimo episodio di emissioni non convogliate segnalato da una ecosentinella il 4 settembre, dopo l’ennesimo wind day segnalato dall’Arpa, dopo l’ennesima proroga delle prescrizioni contenuta nel decimo decreto, dopo l’ennesima voce non ufficiale di interessamento all’acquisizione da parte di una multinazionale e dopo i gravissimi dati sugli effetti a breve termine per la salute umana dei wind days pubblicati a luglio dal Centro Salute e Ambiente e diffusi da Peacelink.

Ricordiamo che nel 2013 proprio l’attuazione dell’AIA è stato l’elemento che ha spinto la Corte costituzionale a rigettare l’eccezione di legittimità nei confronti di uno dei primi decreti. Ci chiediamo inoltre come i tre “esperti” nominati dal governo possano valutare il piano ambientale se non conoscono lo stato di attuazione dell’AIA. Chi può avere interesse realmente a comprare un’azienda che non è in grado di rispettare la tempistica prevista dall’AIA? Facile ipotizzare che i potenziali compratori pensino ad ulteriori deroghe, mentre è certo che i decisori navighino a vista non conoscendo i dati sull’attuazione delle prescrizioni AIA. I tarantini sanno bene che non sono tutelati per nulla dai decisori e subiscono ancora una volta gli inutili divieti di transito del sindaco.

Verdi Taranto

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