Agricoltura, Buemi: «Le nuove aziende del tarantino penalizzate dal PSR PUGLIA 2014-2020»

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Gianluca Buemi, presidente dell’ordine provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto, è lapidario: «a Bari a parole tutti vogliono aiutare l’agricoltura del territorio di Taranto, ma poi nei fatti e, soprattutto, nelle scelte regionali di politica agricola, avviene esattamente il contrario».

Il presidente Gianluca Buemi guida il coro di protesta degli agronomi jonici che, all’unisono con il collega Centonze dell’Ordine di Lecce intervenuto a favore delle aziende leccesi, evidenzia come le aziende agricole dell’agro del Comune di Taranto siano fortemente penalizzate dalle scelte regionali. Infatti, in base al nuovo PSR PUGLIA 2014-2020, il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia, le aziende agricole di nuova formazione dell’agro di Taranto non potranno usufruire della misura 6.4 perché ricadenti in un’area classificata come “Aree urbane e periurbane (zone A)”.
Eppure nell’agro ricadente nel Comune di Taranto, nonché nelle sue “isole amministrative”, sono numerose le strutture agricole che potrebbero usufruire dei finanziamenti previsti dalla misura che, si ricorda, interviene su investimenti funzionali alla fornitura di ospitalità agrituristica in contesto aziendale, alla fornitura di servizi socio-sanitari, all’offerta di servizi educativi, ricreativi e didattici alla popolazione. Si tratta di attività che rientrano tutte nella cosiddetta “green economy” e, alcune di esse, hanno anche rilevanza sociale.

«Tutto ciò avviene – ha evidenziato Gianluca Buemi – nonostante, in numerose occasioni, il problema sia già stato posto all’attenzione della Regione Puglia: l’auspicio è che, a partire da Leonardo Di Gioia, assessore regionale all’Agricoltura, tutti in Regione si adoperino affinché non si concretizzi questa ingiustizia nei confronti dell’agro tarantino».

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