TARANTO – «La difesa degli imputati sta facendo di tutto per presentare delle eccezioni con l’intento di creare una specie di ostruzionismo e rallentare le fasi processuali». A constatarlo è il presidente del Fondo Antidiossina onlus, Fabio Matacchiera, questa mattina nell’aula “Alessandrini” del Tribunale di Taranto per seguire l’udienza relativa al processo “Ambiente svenduto” che vede imputate 44 persone fisiche e tre società.
Il presidente della Corte d’Assise Michele Petrangelo vorrebbe risolvere tutte le questioni legate all’ammissione o meno delle parti civili tra oggi e mercoledì, altrimenti si rischia di slittare ai primi di settembre. In realtà, si possono già prevedere tempi biblici.
«Le strategie per rallentare i processi sono abbastanza comuni – ha aggiunto Matacchiera, ascoltato dal nostro Nicola Sammali – in questo caso siamo al cospetto di un processo molto articolato e complesso che vede oltre mille parti civili coinvolte. La difesa ha cercato di controbattere nei confronti delle istanze di costituzione di parte civile presentate dalle associazioni ambientaliste, ma credo che la Corte debba riconoscere la validità di queste richieste perché sono avanzate da chi ha portato, in varia misura, un contributo alla causa. E’ una fase molto delicata. Se queste istanze saranno accolte avremo almeno una soddisfazione morale perché non credo che ci sarà mai un riscontro economico per nessuno».
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