I sindacati FIM, FIOM E UILM, scrivono al presidente del Consiglio Matteo Renzi alla vigilia della visita che il premier dovrebbe effettuare il prossimo 29 luglio a Taranto con tappa al museo Mar.Ta. Di seguito il testo integrale.
Taranto oltre alle sue attrattive storico-culturali è innegabilmente una città del Mezzogiorno d’Italia a vocazione industriale, e che, ad oggi, per via delle vicende che hanno segnato negativamente l’intero territorio, rischia ulteriormente di sprofondare, qualora non sussista un intervento straordinario ma soprattutto incisivo da parte del Governo in termini di risanamento ambientale, bonifiche, sorveglianza sanitaria ed occupazionale.
Tanto premesso, a far data dal 26 luglio 2012, giorno del sequestro preventivo degli impianti dell’area a caldo dell’ILVA di Taranto ad opera della Magistratura, ad oggi la situazione permane in una pericolosissima fase di stallo, determinando una serie di ritardi, e che di fatto ostacolano l’indispensabile e doverosa opera di risanamento ambientale e di tutela dell’occupazione.
E’evidente che i Governi che si sono susseguiti hanno di volta in volta emanato provvedimenti di urgenza a riguardo,come è altrettanto innegabile considerare che i ben dieci Decreti non hanno di fatto dotato Taranto delle dovute certezze nei tempi di attuazione delle contromisure a tutela dell’intera collettività.
Le molteplici corrispondenze inoltrate al Governo ed alle istituzioni tutte da FIM-FIOM-UILM in questi anni hanno trovato spunto e consenso attraverso il percorso di assemblee e mobilitazioni dei lavoratori, tanto da giungere ad una piattaforma sindacale unitaria che è la sintesi reale di un percorso oramai avviato e che rappresenta la sfida per il futuro non solo della città di Taranto, del Mezzogiorno d’Italia, ma dell’intero Paese.
E’ giunto il tempo che ognuno nel proprio ruolo si adoperi fattivamente a vincere questa epocale sfida, di coniugazione dell’ambiente e del lavoro, così come ricordato nel 2013 dalla sentenza n.85 della Corte costituzionale in tema di diritti ed interessi inalienabili dell’individuo, e chiediamo dunque a lei Presidente, un impegno straordinario che traguardi l’emergenza Taranto.
L’impegno straordinario richiesto da FIM-FIOM-UILM, in occasione della Sua visita istituzionale contestuale alla data del 29 luglio, riteniamo debba partire da una fase di confronto costruttivo con una delegazione di lavoratori in fabbrica.
Tale confronto si ritiene imprescindibile svolgerlo all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto, affinché si percepisca l’esigenza della necessità e straordinarietà di intervento e della reale preoccupazione dei lavoratori rispetto al futuro. Ci auspichiamo infine, che la nostra richiesta venga accolta positivamente al fine di mettere la parola fine, una volta e per tutte all’emergenza Taranto che attanaglia e vede contrapposti cittadini e lavoratori.
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