Taranto, buone notizie per i camperisti: trovata una soluzione per l’area di sosta di via Mascherpa

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TARANTO – “Il sindaco Ippazio Stefàno ci ha scritto per comunicarci una grande notizia: l’amministrazione comunale ha deciso di affidare la gestione dell’area di sosta di via Mascherpa alla propria Società partecipata Amat, con lo scopo primario dell’accoglienza del Turismo Itinerante a Taranto, oltre al recupero funzionale della stessa». Ad annunciare la novità è Mario Alessi, presidente del Club Campeggiatori “Nino D’Onghia”, da anni impegnato in una battaglia che punta alla riapertura dell’area di sosta e ad incentivare l’accoglienza del turismo itinerante. Ce ne siamo occupati ampiamente a partire dallo scorso mese di marzo (leggi qui).

area di sosta«Così come da noi auspicato e consigliato in una delle nostre ipotesi riportate nella relazione del 4 luglio e protocollata presso il comune di Taranto in data 7 luglio – scrive Alessi in una nota su Facebook – riteniamo essere la soluzione più logica e funzionale per rilanciare detta struttura. Finalmente, dopo quattro anni, vediamo premiati i nostri sforzi rivolti in questa mission. Con la consapevolezza di vedere quanto prima l’area di Taranto come da foto allegata, ci sentiamo, con cautela, di anticipare il nostro grazie a nome di tutto il movimento nazionale ed europeo del plein-air con l’auspicio di poter quanto prima annunciare e condividere con l’amministrazione la riapertura della struttura in oggetto».

Entriamo nel merito della lettera inviata dal sindaco all’associazione. Stefàno spiega che l’Amat dovrà utilizzare una parte della struttura per gli scopi per i quali è stata realizzata – “area di sosta turismo itinerante” – altra parte a parcheggio di interesse pubblico tenuto conto della vicina struttura militare della Saram. Si è dunque sicuri che con la gestione pubblica dell’Amat – conclude il sindaco – si potranno raggiungere importanti risultati sia per quanto riguardo l’uso ma anche, e non secondariamente, per quanto riguarda la buna tenuta dell’area».

Foto in alto di Max Perrini

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