Sanità, la Asl di Taranto sul piano estivo: “E’ un momento positivo di riorganizzazione”
A seguito della riunione tenuta lo scorso 19 luglio, presso l’Auditorium del Padiglione Vinci, dell’Ospedale S.S. Annunziata, si è riunito il Collegio di direzione per discutere del piano di riorganizzazione estivo dell’ASL TA. Di seguito la nota stampa.
Il presidente ha introdotto l’argomento all’ordine del giorno riguardante il piano di riorganizzazione del Presidio Ospedaliero Centrale per l’emergenza estiva ed ha evidenziato che già nella seduta precedente, aveva stigmatizzato la grave carenza di personale e la perdita di numerosi posti letto, documento ripreso da alcuni parlamentari della provincia jonica e poi diventato oggetto di interrogazione parlamentare.
L’ ASL TA, in considerazione dei noti limiti di spesa per le assunzioni di personale e per le criticità in applicazione dell’art. 14 L. 161/2014, al fine di garantire gli standard assistenziali, nonché il diritto al periodo di congedo estivo per i dipendenti, ha pertanto trasformato il Pronto Soccorso degli Stabilimenti Ospedalieri Moscati e San Marco di Grottaglie in PPI, trasferito 4 p.l. di UTIC + 8 p.l. di Cardiologia presso la S.C. Cardiologia/UTIC dello S.O. SS. Annunziata ed infine trasferito 15 p.l. di Ostetricia dallo Stabilimento San Marco di Grottaglie allo S.O. SS. Annunziata.
Tale riorganizzazione dei servizi sanitari ha permesso di conseguire alcuni miglioramenti in termini di razionalizzazione, anche se ci sono state numerose strumentalizzazioni riportate sulla stampa soprattutto in tema di Pronto Soccorso e Cardiologia. Di mira anche i Punti di Primo Intervento per una presunta inadeguatezza rispetto alle prestazioni erogate dal pronto soccorso.
Per i mesi estivi, l’ASL TA ha creato un modello organizzativo funzionale dotando i PPI di ambulanza e raccordandosi con le unità specialistiche ospedaliere in un clima di particolare serenità. Il rafforzamento dei percorsi assistenziali di emergenza-urgenza e l’andamento della differenziazione dei percorsi dei vari codici, si è infatti attivato un percorso verde/bianco distinto da quello giallo/rosso.
Dall’analisi comparativa delle ultime due settimane rispetto alla quindicina precedente, c’è stato un incremento di pazienti in più pro die, per la maggior parte codici verdi, nulla di particolarmente critico anche grazie al lavoro dei Punti di Primo Intervento del Moscati e di Grottaglie che stanno svolgendo un lavoro non molto dissimile a quello svolto in precedenza dai pronto soccorsi, con eccezione della gestione dei codici gialli e rossi che vengono trasferiti ai pronto soccorsi.
Si sta anche attivando un percorso veloce (fast-track) per l’Ortopedia, la Pediatria e la Ginecologia per ridurre le attese ed offrire un’adeguata risposta in termini di tempi e qualità, per la piccola patologia traumatica infatti si accede direttamente in Ortopedia bai passando il Pronto Soccorso. È in corso di attivazione un’Osservazione Breve Pediatrica che viene gestito dal punto di vista clinico in reparto di Pediatria, per evitare che i piccoli pazienti siano trattati presso il Pronto Soccorso, ed è prevista anche la presenza del Cardiologo in PS per ridurre i tempi di attesa per i pazienti affetti da dolore toracico.
Grazie a questa rimodulazione dell’organizzazione, c’è stata una riduzione dei tempi di attesa dei codici gialli e verdi. Per quanto concerne i ricoveri, non c’è stato un aumento, considerato che si è passati da 240 ricoveri del mese scorso a 246 nelle due settimane successive, sono aumentati i trasferimenti (da 38 a 96) perché ci sono dei posti letto al Moscati che vengono utilizzati. In determinate fasce orare ci sono maggiori accessi, ma questo è fisiologico, si sta agendo con il personale per coprire tale fasce orarie (dalle 10.00-14.00 e dalle 18.00-21.00) maggiormente critiche per l’alto numero di affluenza.
La maggiore criticità evidenziata è quella dell’emergenza psichiatrica. La gestione del paziente psichiatrico in Pronto Soccorso crea scompiglio e timori nelle persone ivi presenti, pertanto bisogna rivedere il protocollo di gestione dell’emergenza del paziente psichiatrico. La complessità clinica di questi pazienti richiede un’attenta analisi e gestione per la presa in carico e per la consulenza che si divide tra il Dipartimento di Salute Mentale e il Dipartimento di Dipendenze Patologiche, a seconda dei casi.
Il piano estivo della Cardiologia del P.O.C. operativo dal 4 luglio u.s., sia in termini riorganizzativi della Cardiologia che in riferimento alle strumentalizzazioni operate dalla stampa a differenza di quanto riportato all’attenzione pubblica, i dati dimostrano che l’ospedale S. Marco non è stato toccato, in quanto lì continuano ad essere in servizio come di consueto i Cardiologi ivi previsti. L’accorpamento è stato di 4 posti letto unità coronarica dallo Stabilimento Moscati al SS. Annunziata, atteso che l’ARES aveva già fatto presente che non aveva più ragione di esistere una terapia intensiva senza una Emodinamica Interventistica H 24, ciò ha permesso la creazione di 10 posti letto, con accorpamenti delle unità infermieristiche per poter garantire un eguale standard assistenziale e il diritto di ferie, diritto fondamentale non monetizzabile o alienabile, nell’ottica della sinergizzazione delle risorse ed ottimizzazione dell’offerta.
La Cardiologia POC consta di 28 medici con 7 assunti a t.d. per alcune sostituzioni, e 56 infermieri, la dotazione di personale è considerata adeguata. C’è un’Emodinamica H 24 che accoglie tutti i pazienti della provincia. C’è stato il potenziamento della Elettrofisiologia. È stato attivato un servizio di day- service per ridurre il numero di ricoveri ordinari, dal 25 luglio p.v. saranno riattivate le scintigrafie. Si sottolinea altresì il potenziamento del servizio di PS con la presenza di un cardiologo presso la MECAU del SS. Annunziata nelle ore di maggiore affluenza.
Al netto di tutti i commenti riportati sulla stampa dall’opinione pubblica, la cittadinanza probabilmente non si sarebbe accorta della riorganizzazione operata, in quanto i servizi non sono stati toccati. Certamente i trasferimenti operati hanno evidenziato il nuovo assetto ma non hanno intaccato la qualità delle prestazioni. È necessario che il Pronto Soccorso sia un elemento che si integra nei vari percorsi assistenziali e sul territorio. Cosa è dunque cambiato? C’è stato un alleggerimento dell’attesa presso il Pronto Soccorso anche nei momenti caotici, tutte le sale lavorano alacremente e l’ambiente si presenta complessivamente ordinato pur se tutte le sale sono operative, e questo è rassicurante per il cittadino.
L’appello è quello di evidenziare e difendere le cose positive, è il momento giusto per cambiare. Dobbiamo puntare ad avere le unità che servono, su dati di produttività e qualità nei confronti dei quali nessuno potrà mai dire nulla. Sarebbe opportuno organizzare a Grottaglie la riabilitazione e i posti di lungo degenza, con una buona assistenza internistica ed adeguata chirurgia ortopedica, per creare una rete con una funzionale rotazione dei posti e buona presa in carica dei pazienti anche di età elevata. Il Direttore Generale (Stefano Rossi, ndr) si è preso l’onere di portare avanti questa proposta.
La criticità del personale è stata aggravata dalle operazioni di reclutamento personale dell’ASL BAT e ASL BT, l’ASL di TA è in difficoltà e i tempi sono stretti, ma ciò non deve essere strumentalizzato per mettere in discussione un modello che regge. Si riconosce che forse è la prima volta che si parla seriamente di come rapportare le emergenze urgenze territoriali con le emergenze urgenze ospedaliere. È un momento positivo di progresso nell’organizzazione sanitaria Tarantina, bisogna sottolinearlo, non è solo un momento di organizzazione della contingenza ma si opera su un livello di programmazione e di utilizzo ottimale delle risorse. Si parla di rivoluzione copernicana, il passo successivo è quello di mettere in rete gli ospedali della provincia, decongestionando Taranto per attuare in pieno il modello hub e spoke in tutti i settori. Bisogna diversificare, centralizzare e mettere in rete i servizi.