TARANTO – Ancora un paio di mesi e poi anche a Taranto si aprirà in modo palese la campagna elettorale per le Amministrative. Anche questa volta, così come era avvenuto già nel 2012, il tema ambiente sarà centrale nei programmi elettorali, fermo restando che i problemi del territorio tarantino sono tanti e non solo legati all’inquinamento.
Tante le voci sui possibili candidati sindaco che i partiti e i movimenti stanno scegliendo in questi giorni per affrontare al meglio la tornata elettorale. Non ci pare corretto anticipare già ora i nomi di chi è in pole position e che, comunque, ai più attenti osservatori delle vicende politiche saranno ben noti. La vicenda Ilva è ben lungi dall’essere risolta e addirittura, rispetto al 2012, è forse più complessa e richiede perciò che i futuri candidati esprimano con la massima chiarezza come intendono gestirla, con programmi che non siano ambigui o che rimandino a improbabili soluzioni.
Il prossimo sindaco dovrà incidere in maniera più determinata sul futuro dell’acciaieria tarantina, sul risanamento del territorio, sulle scelte economiche ed ambientali, cosa che, oggettivamente non è avvenuta con le precedenti amministrazioni. Indipendentemente da quelli che sono gli obblighi di legge del Sindaco e dell’Amministrazione sulla tutela della salute e che lasciano ampi spazi di discrezionalità e incertezza, il futuro capo dell’Assise cittadina dovrà svolgere con forza il ruolo di portavoce della città a livello di governo centrale e regionale, esigendo il rispetto delle istanze di un territorio che fino a questo momento si è visto troppo spesso scavalcare da decisioni prese lontano da Taranto.
Chiederemo ai futuri candidati di esprimersi con chiarezza sulla loro visione futura della città. Dovremo sapere, prima di votare, se il futuro sindaco continuerà o meno a tollerare che le esigenze occupazionali prevalgano sul diritto alla salute, se e come vorrà agire di fronte a situazioni come quelle verificatesi recentemente che hanno visto la diffusione di diossine di provenienza industriale nel quartiere Tamburi, se intenderà ostacolare (con tutti i suoi mezzi) nuove autorizzazioni ad opere che prevedano un aumento del rischio ambientale.
Una città che galleggia nel limbo, in forte crisi economica e sociale, ha diritto di conoscere, in modo inequivocabile, quale visione del futuro ha il suo sindaco. In particolare, i candidati dovranno dirci con chiarezza se saranno o no a favore della chiusura dell’acciaieria, prevedendo programmi ed azioni precise che metteranno in pratica nel loro mandato elettorale.
Soluzioni ambigue che rimanderanno a improbabili quanto difficilmente sostenibili riconversioni produttive (preridotto) non potranno essere lanciate solo come il titolo di un programma che si sa già irrealizzabile, senza precise indicazioni e tempi di attuazione. Bianco o nero, economia basata ancora sulla grande industria o programmi di riconversione economica? Il nuovo sindaco dovrà credere con convinzione in una delle due scelte e anche su questo i cittadini dovranno votarlo.
Sicuramente, tra le due possibilità, ve ne è una terza, la peggiore, che è il mantenimento della situazione attuale. Quest’ultima potrebbe anche essere la scelta programmatica più votata, quella che porterebbe all’elezione di un sindaco che, come è successo altre volte, si laverebbe le mani su scelte importanti e che si accontenterebbe di gestire più o meno bene l’ordinaria crisi economica, sociale, sanitaria ed ambientale, quella a cui siamo abituati da tanto.
Certamente, il nostro sindaco non potremo sceglierlo esclusivamente in base alla sua visione legata al futuro della grande industria, ma da ciò non potremo prescindere. Troppo importante e condizionante è l’industria per Taranto. Le nostre vite, la nostra salute, il turismo, il lavoro, l’ambiente, sono influenzati dalla presenza industriale e per questo chiederemo chiarezza su questo tema ai candidati, noi come gran parte degli elettori di Taranto.
Continuare a indicare il vostro nome come futuro sindaco di Taranto. Presto vi forniremo un primo bilancio del nostro sondaggio: https://www.inchiostroverde.it/chi-vorresti-come-sindaco-di-taranto/
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