Ilva, lo sfogo di Emiliano davanti a commissione Ue: “Il Governo non ci ascolta”

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“Intendo ringraziare la Commissione Europea nella persona del suo presidente Giovanni La Via per essere qui. Ovviamente la cosa fondamentale che abbiamo ribadito è che la Regione Puglia, purtroppo, non riesce ad avere un tavolo di confronto con il Governo, né preventivo né successivo ai vari decreti, né in generale sulla strategia complessiva che il Governo sta adottando su tutta la vicenda Ilva. Questa è la prima questione che abbiamo posto: la difficoltà di dialogo tra Regione Puglia e Governo”. Così il governatore Michele Emiliano a margine della conferenza stampa, ospitata dalla Regione Puglia questa mattina a Bari, svoltasi al termine della visita in Italia (Roma, Taranto, Bari,) della delegazione di eurodeputati della Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo. La Commissione Europea ha svolto in questi giorni alcune audizioni per incontrare le autorità e approfondire le problematiche e i recenti sviluppi legati all’impatto dello stabilimento industriale dell’Ilva sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

“La seconda questione – ha proseguito Emiliano – attiene alla proposta di decarbonizzazione dell’Ilva che abbiamo presentato al Governo nel dicembre del 2015 e rispetto alla quale non abbiamo avuto ancora nessuna risposta. Abbiamo specificato che, se il Parlamento Europeo legiferasse in materia di decarbonizzazione e protezione delle produzioni industriali europee effettuate senza carbone, spingesse cioè verso soluzioni alternative a quelle dell’utilizzo del carbone, verrebbe meno l’elemento fondamentale che si oppone al divieto dell’uso del carbone anche per l’Ilva”.

Secondo Emiliano, infatti, “in questo modo, tutte le produzioni industriali europee risulterebbero protette e tutti i produttori industriali di acciaio non potrebbero importare i loro prodotti nell’Unione. Avremmo, cosi, l’effetto indiretto di costringere tutto il mondo a rispettare il Trattato CoP21, che appunto è fondato sulla decarbonizzazione, da un lato per diminuire le immissioni di CO2 e, dall’altro, per diminuire le immissioni nocive”.

“Il Parlamento Europeo – ha concluso il Presidente Emiliano – può fare molto in questa materia. Io mi auguro che il peso delle lobby industriali sia meno forte della determinazione che il Parlamento Europeo sta mettendo, e ne ho avuto conferma in questa audizione, per tutelare la salute di tutti i cittadini europei ed in particolar modo quella dei cittadini di Taranto”.

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