Il golfo di Taranto e l’orgoglio di ospitare anche i Capodogli

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 Questa è stata una settimana importante per la Jonian Dolphin Conservation, l’associazione di ricerca scientifica che studia e tutela la presenza dei cetacei nel Golfo di Taranto. Oltre agli ormai giornalieri avvistamenti del delfino Stenella striata (Stenella coeruleoalba), nonché di Grampo (Grampus griseus), un delfinide che raggiunge i 4 metri, in due giornate (l’11 e il 12 luglio), sono stati avvistati sette esemplari di Capodoglio (Physeter macrocephalus), il più grande predatore che esista al momento attuale sulla Terra.

L’avvistamento è avvenuto a poche miglia di Taranto: i fortunati ospiti a bordo del catamarano da ricerca della Jonian Dolphin Conservation, per lo più turisti, ma anche cittadini pugliesi, hanno potuto così vivere una emozione indimenticabile ammirando, a pochi metri di distanza, un gruppo di sette Capodogli, tra questi anche una mamma che proteggeva il suo piccolo.

Anche in questa occasione Carmelo Fanizza, presidente della Jonian Dolphin Conservation, e il suo team hanno raccolto dati, registrato i suoni, catalogato le vocalizzazioni applicando il metodo del “distance sampling” che utilizzano normalmente per la ricerca dei cetacei. Tali avvistamenti ad opera della Jonian Dolphin Conservation confermano che Il Golfo di Taranto ospita anche il Capodoglio che, misurando fino a 18 metri di lunghezza, è il più grande animale vivente munito di denti.

Nell’occasione Carmelo Fanizza ha spiegato che «anche gli avvistamenti di questi giorni non sono casuali, ma il frutto di anni di ricerca mirata che si avvale della stretta collaborazione scientifica del laboratorio di ecologia marina del Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Bari, in particolare con il dottor Roberto Carlucci per lo studio dei modelli di distribuzione spaziale dei Cetacei nello Ionio Settentrionale; tutto, anche la nostra collaborazione con il WWF di Policoro, è finalizzato alla conservazione e alla protezione delle specie presenti nel Golfo di Taranto».

Carmelo Fanizza ha poi detto «per chi, come noi ricercatori scientifici, trascorre metà delle proprie giornate in mare, non è rarissimo osservare questi fantastici animali nel loro ambiente naturale, mentre è un evento straordinario poter condividere questa meravigliosa esperienza con tante persone; da un decennio noi della Jonian Dolphin Conservation siamo impegnati per rendere partecipi i turisti e i cittadini di queste emozioni, per far conoscere questo immenso patrimonio naturalistico e renderli consapevoli della necessità di tutelarlo».

«È la base della cosiddetta “citizen science” – ha poi detto Carmelo Fanizza – ovvero tutte quelle attività realizzate da “cittadini scienziati”, ovvero da studiosi e ricercatori non professionisti che raccolgono dati e portano avanti ricerche e studi, come quelli sui cetacei nel Golfo Di Taranto, condividendo poi i dati raccolti con la comunità scientifica e rendendo partecipi i cittadini delle loro attività e scoperte, nel caso della Jonian Dolphin Conservation ospitando ogni giorno a bordo circa quaranta turisti e cittadini che così, anche solo per un giorno, diventano “citizen science”, ovvero cittadini scienziati. Taranto deve essere orgogliosa di questi avvistamenti – conclude Carmlo Fanizza – che confermano come il “citizen science” sia il modo migliore per osservare la natura».

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