La Camera ha approvato il decreto che contiene alcune norme riguardanti la procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo Ilva. Il decreto, che scade il 9 agosto, va ora al Senato. I sì sono stati 258, i no 163. Numerose sono state le modifiche introdotte al decreto legge nel corso dell’esame da parte delle commissioni Ambiente e Lavori pubblici e Attività produttive. E’ stato tra l’altro deciso che lo scudo penale e amministrativo per l’attuazione del piano ambientale Ilva del marzo 2014, esteso dagli amministratori agli acquirenti, varrà fino al termine ultimo per la sua attuazione, cioè il 30 giugno 2017, o al massimo per altri 18 mesi se ci fosse una proroga.
Un altro emendamento approvato stabilisce l’istituzione presso la presidenza del Consiglio di un coordinamento tra la Regione Puglia, i ministeri competenti e i Comuni interessati. Lo scopo e’ facilitare lo scambio di informazioni tra le amministrazioni per l’attuazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria.
Approvato alla Camera anche l’ordine del giorno che riguarda ammortizzatori e clausola sociale per tutti i lavoratori del gruppo. L’odg chiede che le misure di solidarietà a favore dei lavoratori dei complessi aziendali del gruppo Ilva adottate finora siano prorogate fino al 31 dicembre 2017 e comunque fino a quando la finalizzazione del trasferimento a terzi delle attività aziendali Ilva non garantisca la piena ripresa delle attività produttive e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali di tutti gli stabilimenti del gruppo.
«Questo ordine del giorno – commenta Lorenzo Basso, deputato del Pd della commissione Attività produttive della Camera – è importante perché risponde alle richieste dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm sul doppio versante degli ammortizzatori sociali per l’intero gruppo Ilva e la clausola sociale quando subentrerà il gruppo privato. La prima tappa del percorso – precisa Basso – sarà nel mese di ottobre, in concomitanza con la legge di Stabilità che monitoreremo con attenzione affinché il Governo mantenga l’impegno ad inserire le misure previste dall’odg».
L’aula di Montecitorio ha introdotto nuove regole per quanto riguarda la disciplina e il trattamento delle scorie dell’acciaieria, in uscita dal siderurgico, e chiesto che l’advisor che poi valuterà l’offerta economica per l’acquisizione dell’azienda da parte dei privati, non sia in potenziale conflitto di interesse con i privati stessi. Le commissioni parlamentari, invece, avevano già modificato il testo pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” istituendo, tra l’altro, una deroga, ai divieti per la pubblica amministrazione, per le assunzioni dell’Arpa Puglia di nuovo personale per i controlli ambientali. È previsto che la Regione Puglia finanzi dal proprio bilancio l’operazione con 2,5 milioni di euro quest’anno e 5 il prossimo.
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