Il testo osserva l’Italia e gli italiani partendo dall’incapacità di adeguare il nostro Paese ad una moderna narrazione identitaria, ossia ciò che più chiedono i nuovi viaggiatori/turisti di questo tempo. Viaggiatori che rappresentano la prima fonte di economia per molti Paesi ma malamente accolti in quello che resta il territorio di qualità più desiderato al mondo. Tra paradossi, occasioni sprecate, pessime abitudini ma anche ottime esperienze di successo, il testo fissa un perno essenziale intorno a cui far ruotare una rinascita culturale ed economica dell’Italia: la bellezza.
Un perno intorno a cui costruire un cambiamento radicale nei comportamenti delle istituzioni ma anche di ogni singolo cittadino. Utilizzando come strumento principale la narrazione della propria identità, peculiare ad ogni angolo della nostra penisola. Un viaggio attraverso l’Italia che potrebbe cambiare anche solo mettendo in pratica semplici pratiche come il racconto del territorio lungo le nostre strade attraverso cartelli, street art, colori. Affiancando a questo un’attenta accoglienza di chi arriva in visita da noi, simile a quella che ognuno desidera ricevere quando viaggia ed oggi pesantemente dimenticata.
Il libro “Rifondata sulla bellezza” è un libro incentrato sulla narrazione dell’Italia come se fosse una persona che si sistema i vestiti e accoglie il visitatore in una casa ordinata, pulita, accogliente, viva e funzionale. Esattamente come dovrebbe essere la nostra società. Il turismo, nella visione di Casalini, diventa così lo strumento e lo specchio della quotidianità degli italiani da migliorare attraverso il rispetto e la valorizzazione della bellezza. Materiale ed immateriale. Anche, ed è la provocazione con cui Casalini chiude il suo libro, inserendo la parola “bellezza” anche nella nostra Costituzione, magari all’interno di un preambolo di cui la nostra Carta è priva.
La serata prevede un reading teatrale di Emilio Casalini accompagnato nel suo racconto dalle sonorità brasiliane di Virginia Pavone, seguito da un approfondimento con la giornalista Rosalba De Giorgi di come questa narrazione si possa declinare sul territorio tarantino. Attesa anche la partecipazione di Marco di Bartolomeo, presidente dell’associazione Taranto, la città spartana.