Tariffe stadio Iacovone, Liberi e Pensanti chiedono le dimissioni dell’assessore Cosa
Tiene banco la questione aumento delle tariffe per l’utilizzo dello stadio Iacovone, in vista di un eventuale ripescaggio del Taranto F.C. 1927 in Lega Pro. “Daremo una mano al Taranto, come abbiamo sempre fatto. Le tariffe sono ancora da concordare”. L’assessore allo Sport del Comune di Taranto, Francesco Cosa, risponde così dopo la riunione di questa mattina a Palazzo di Città assieme al sindaco Stefàno, al presidente rossoblù Zelatore e al socio di maggioranza Bongiovanni.
Il Comune di Taranto, con in testa l’assessore allo sport Francesco Cosa – scrivono i Liberi e Pensanti -, con una delibera del 5 maggio 2016 ha stabilito un nuovo tariffario per quello che riguarda le strutture sportive della città, con i costi dell’impianto del rione Salinella schizzati inspiegabilmente alle stelle. Scopriamo dalle carte – prosegue il comunicato – che in caso la società Taranto F.C. 1927 riuscisse a riportare la squadra tra i professionisti, si ritroverebbe a dover versare nelle casse del Comune di Taranto – tenetevi forte – 3.955 euro a partita (sotto la voce Attività agonistica con ingresso a pagamento) e 1.695 euro per allenamento (Attività agonistica con ingresso libero). Il trecento-per-cento in più rispetto a quello che il Taranto F.C 1927 ha versato in questa stagione. È specificato inoltre che le tariffe sono rivalutate con decorrenza dal primo gennaio 2016, e per il momento ci soffermiamo all’utilizzo del campo “A”. Come si possono applicare queste tariffe – domandano i Liberi e Pensanti al l’assessore Cosa – e ostacolare di fatto la rinascita sportiva di Taranto? Chiediamo – concludono – le sue dimissioni per incapacità amministrativa.
(Nella foto la delibera sotto accusa)