TARANTO – In Italia, l’autostrada risulta troppo cara per le moto. Nel nostro Paese, infatti, non esiste il pedaggio su misura, perciò viaggiare su una vecchia moto di piccola cubatura o su una lussuosa autovettura di grossa cilindrata non comporta alcuna riduzione sulla tratta.
Le associazioni di categoria chiedono a gran voce che venga riconosciuta anche nel bel Paese, uniformandosi al resto d’Europa, una classe a parte per le moto come ce l’hanno i furgoni rispetto ai camion e le auto con o senza rimorchio. Nel resto dell’Unione Europea la tariffazione funziona diversamente prevedendo imposte agevolate o, in alcuni casi, i motociclisti sono esentati dal pedaggio.
Di fronte a questa sperequazione così evidente, la Federazione Motociclistica Italiana (FMI), l’Associazione nazionale Ciclo Motociclo (Ancma) e il mensile di moto più autorevole d’Italia si sono uniti in favore dei motociclisti: insieme a Motociclismo di giugno verranno distribuiti gratuitamente milioni di adesivi di “protesta”. Una lotta da scatenare anche sui social network con l’hashtag #metapedaggio.
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Un’app può salvare la vita. Nasce l’applicazione per smartphone «Guida e Basta», disponibile per Ios e Android, che consente di impostare il proprio cellulare sulla modalità di guida, con la possibilità di inoltrare ad un gruppo di contatti “preferiti” un messaggio per comunicare loro che ci si sta per mettere in viaggio e che per tutta la durata di tempo selezionata non sarà possibile rispondere al telefono. L’app, infatti, blocca l’accesso alle impostazioni e consente, durante la sosta, di inviare la propria posizione geografica in modo da tenere aggiornati i contatti preferiti sull’andamento del viaggio.
L’iniziativa è realizzata da Anas in collaborazione con la Polizia di stato che hanno avviato una campagna per sensibilizzare gli automobilisti sui pericoli che si corrono quando ci si distrae al volante. Il numero delle vittime sulle strade, dopo la battuta d’arresto registrata dall’Istat nel corso del 2014, con 20 deceduti in meno rispetto al 2013, è tornato a crescere.
L’incidentalità rilevata nel 2015 da polizia e carabinieri ha evidenziato una preoccupante inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali del 2,5% (40 in più del 2014, da 1.587 a 1.627) e, soprattutto, delle vittime del 1,3% (22 deceduti in più, da 1.730 a 1.752). Sono aumentate anche le infrazioni, molte delle quali generate dalla distrazione.
Tra le cause principali c’è l’utilizzo dello smartphone: 48.524 sono le infrazioni commesse nel 2015 per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, il 20,9% in più rispetto al 2014. Ecco perché Anas e Polizia di Stato hanno deciso di porre l’attenzione su un fenomeno che negli ultimi anni è diventato una delle maggiori cause di incidentalità. Tutte le informazioni sulla campagna #GUIDAeBASTA sono disponibili sulla pagina guidaebasta.it.
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Ritorna puntuale come ogni anno “Vacanze sicure”, l’iniziativa per la sicurezza stradale giunta alla sua tredicesima edizione e frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Interno e i produttori di pneumatici del consorzio Assogomma e Federpneus.
Vacanze sicure si propone di accendere i riflettori sugli pneumatici e sulla loro importanza in termini di sicurezza e non c’è periodo migliore di quello estivo per sensibilizzare i milioni di italiani che si preparano nei prossimi mesi a mettersi in viaggio verse le mete di vacanza.
Anche quest’anno, dal 15 maggio fino a domani, la Polizia Stradale effettua dei controlli specifici sulle gomme, in modo da verificarne lo stato d’usura e la conseguente idoneità alla circolazione. Sotto l’occhio vigile degli agenti finiranno i veicoli (auto ma anche autocarri fino a 3,5 tonnellate) in giro per il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto, la Puglia, la Toscana e la Sicilia.
Tra i motivi di preoccupazione per le autorità competenti ci sono non soltanto la circolazione con pneumatici usurati o danneggiati, ma anche l’utilizzo di gomme invernali durante la stagione estiva e il montaggio di pneumatici riscolpiti, una tendenza, quest’ultima, che il direttore di Assogomma Fabio Bertolotti sottolinea essere potenzialmente pericolosa, nonché vietata in Italia per le autovetture. Lo scopo finale di Vacanze sicure continua ad essere insomma quello di informare, sensibilizzare e soprattutto diffondere una cultura della sicurezza e della legalità tanto più necessarie quanto più cresce l’età media del parco circolante italiano.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida
Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)
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