Sanità in affanno: tanti i tarantini costretti a emigrare o a pagare i privati per curarsi

TARANTO – A Trento nel 2014 si sono spesi 399 euro pro capite in più per la spesa sanitaria rispetto agli standard nazionali ritenuti adeguati per l’offerta assistenziale, mentre, in Puglia si sono risparmiati 6 euro. Una differenza di spesa notevole tra l’assistenza sanitaria offerta ad un cittadino trentino o pugliese. Tali differenze, molto variegate tra le regioni italiane, non sono indice assoluto di migliore o minore capacità gestionale della sanità pubblica, ma risentono di scelte politiche e di indirizzi finanziari destinati a quel settore.

La Puglia, a partire dal 2012, grazie ad una serie di tagli e misure di razionalizzazione della spesa sanitaria e al contributo straordinario del Governo, ha ridotto il disavanzo, raggiungendo quasi il pareggio di bilancio per gli anni in corso. Una bella impresa riuscita ai governatori che lascia però il dubbio sulla parziale inadeguatezza del sistema sanitario pugliese, soprattutto in alcune aree e tra queste proprio la provincia di Taranto. Parte del risparmio si è, però, scaricato sulle famiglie.

Nel confronto tra il 2000 e il 2012, si è passati in Puglia da una spesa di 339 euro pro capite versata dai cittadini per assistenza privata a 405 euro, con un incremento di 66 euro, leggermente oltre l’incremento che si è avuto mediamente in Italia che è stato di 52 euro. Vedremo i dati aggiornati al 2015 e soprattutto al 2016. L’impressione, complici ulteriori tagli previsti dal Decreto Lorenzin che hanno ridotto l’accesso a prestazioni diagnostiche e farmaceutiche (leggi qui)  è che la quota di spesa per le famiglie per assistenza privata aumenterà notevolmente.

In Puglia essa rappresenta già oltre il 20% della spesa sanitaria pro capite. Analisi di laboratorio, risonanze, accesso ad alcuni farmaci, sono sempre più difficili da ottenere e non è raro che i medici di famiglia si trovino spesso nella condizione di negare alcune prescrizioni che non rientrano nei protocolli ministeriali. La stessa FIMG, sindacato dei medici di famiglia, ha preso posizione contro il decreto in oggetto. La Puglia mostra varie carenze sia di personale che di macchinari. Per esempio, è ultima dopo la Campania per tomografi a risonanza magnetica, per numero di sale operatorie in proporzione alla popolazione. E’ carente per numero di personale impiegato nel SSN: meno infermieri e medici specialisti rispetto alla media nazionale. (Fonte ufficio statistico Regione Puglia: leggi qui).

Il piano di riordino ospedaliero messo a punto dalla Regione Puglia (leggi qui) e congelato dal Ministero prevedeva la disponibilità di 2,8 posti letto ogni 1000 abitanti nella provincia di Taranto e cioè 1600 posti letto circa, secondo quanto stabilito dalla Regione, anche se, di fatto, secondo i dati ufficiali del Ministero, a Taranto i posti disponibili aggiornati al 2014 erano 1480, così distribuiti: 867 posti letto nel pubblico e 375 nel privato convenzionato, 217 posti per la riabilitazione solo nel privato convenzionato, 21 posti soltanto per la lungodegenza.

Rispetto ad una media nazionale di 3,7 posti letto, siamo ben lontani e siamo carenti anche rispetto alla media della Puglia che è di 3,2 PL/1000 , con la provincia di Lecce a 3,1, di Foggia 4, di Bari +BAT 3,1. Sanità pugliese, quindi, in generale, carente rispetto agli standard nazionali per alcuni parametri e, in quest’ambito, situazione a Taranto al di sotto della media nazionale e regionale, soprattutto per il settore dell’assistenza ospedaliera. Non è facile ricavare dai rendiconti della ASL di Taranto il numero di prestazioni e ricoveri effettuati fuori provincia e regione.

Stime, riportate in sede di Consiglio comunale nella seduta del 31 maggio scorso, indicano in circa 30.000 persone la mobilità passiva della provincia di Taranto; ammalati costretti, cioè, a recarsi in altre province, dentro e fuori regione, per farsi curare. In una provincia con eccessi di alcune malattie – respiratorie, cardiovascolari e tumori – come evidenziato dai dati ASL e Registro tumori, ci aspetteremmo maggiore offerta ed investimenti. La mancanza di un reparto di pneumologia nel pubblico, di una chirurgia toracica, di un centro oncologico dedicato, sono carenze che meriterebbero impegni precisi e non ulteriori tagli.

Non sappiamo se la costruzione del nuovo ospedale, che richiederà comunque tempi lunghi, potrà risolvere le carenze attuali del sistema ospedaliero tarantino. Di certo dovrà offrire una serie di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle attuali, con reparti ad alta specializzazione e aumento del numero di posti letto. La politica sanitaria pugliese dovrà impegnarsi per annullare quel gap che separa Taranto dalle altre province e per avvicinarci agli standard nazionali.

Giuseppe Aralla

Recent Posts

Bollette, ecco le 6 MOSSE per risparmiare sin da subito | Col Natale alle porte, approfittane: non ti resta molto

Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica non è mai stato così semplice: bastano solo sei mosse…

10 minuti ago

Ansia e stress, ne soffrono in molti ma non tutti sanno quale sia la causa | Per fortuna Amelia ha la SOLUZIONE: da domani relax assoluto

Ansia e stress sono nemici prediletti del corpo; ne soffriamo tutti in maniera differente, ma…

4 ore ago

Tostapane, per usarlo al meglio devi controllare questa leva | Solo così il risultato sarà SUPERLATIVO: prova subito

Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…

9 ore ago

Candele fai da te, questo è il REGALO perfetto per Natale | Le profumerie ti odieranno a vita, risparmio assicurato

Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…

22 ore ago

Polpettine alla NUTELLA, questa è la genialata dell’anno | Puoi farle per merenda o a colazione, i bimbi ne vanno matti

Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…

1 giorno ago

Sta arrivando il messaggio dell’INPS | I cittadini possono finalmente gioire, il ragioniere ha confermato tutto: non è un inganno

Italiani ancora sotto stress, ma questa volta possono tirare un sospiro di sollievo grazie al…

1 giorno ago