Gli asili nido comunali non devono chiudere: è questo il risultato della commissione di servizi che si è tenuta questa mattina a Palazzo di città. Presenti i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, il responsabile della direzione Pubblica Istruzione Antonio Lacatena, il capo servizio Pubblica Istruzione Carmen Zolfanelli ed alcuni genitori degli asili nido interessati. Assente l’assessore alla Pubblica Istruzione Mino Ianne.
In un incontro durato circa tre ore, sono state esaminate le possibili problematiche che vengono addotte per la chiusura degli asili nido Magicondo e 03: dai tagli alle spese, agli iscritti. Il dirigente Lacatena ha sottolineato che non esiste un atto ufficiale del Comune in merito alla chiusura degli asili, annunciando anche la prossima uscita del bando per le iscrizioni per il prossimo anno per tutti e 8 gli asili più il baby club (in apertura a luglio). Inoltre il capo servizio Zolfanelli ha anche ricordato che si attendono ancora risposte dall’ufficio Risorse umane per esperire la graduatoria delle supplenze.
“Un’altra problematica che il Comitato Io amo gli asili nido comunali di Taranto ha più volte sollevato – dichiara uno dei genitori presenti alla commissione. La cosa che più ci ha sorpreso è stata la dichiarazione da parte dei consiglieri comunali di essere all’oscuro delle decisioni prese dal Sindaco e dall’assessore in merito agli asili nido. Come è possibile che sia passato solo da due persone? Si tratta di una importante manovra per l’intera città e credo che tutti gli amministratori debabno esserne al corrente”.
Infatti più volte durante la riunione è stato espresso dai consiglieri di maggioranza e opposizione la loro contrarietà a quanto è accaduto e si sono riservati anche di sollevare una mozione nei confronti dell’assessore Ianne per le parole inopportune espresse durante alcune interviste. È stato redatto anche un documento che sarà inviato al primo cittadino e all’assessore al ramo, in cui viene sottolineata la solidarietà ai genitori e la richiesta di non toccare nessuna struttura delle otto esistenti.
“Noi continueremo per questa strada – vanno avanti dal Comitato -. Non ci fermeremo alle promesse. Nemmeno le iscrizioni rappresentano per noi una certezza. Andremo avanti fino a settembre, fino a quando cioè i nostri bambini non si ritroveranno nelle stesse classi con le stesse insegnanti”.
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