Ilva, Rappa (Fiom): “Forte preoccupazione per gli annunci di ArcelorMittal”
Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
Dopo l’audizione tenuta, presso la Commissione Industria del Senato, dai rappresentanti del gruppo ArcelorMittal che hanno illustrato, nei limiti indicati dalla procedura di offerta per acquisire Ilva, la loro idea futura del gruppo, e la pubblicazione del decimo decreto del governo, i pochi dubbi che ancora avevamo sono stati rimossi, checché ne dica il sottosegretario De Vincenti. Per stessa ammissione dei rappresentanti di ArcelorMittal le richieste avanzate dalla multinazionale lussemburghese sono state esaudite dal governo con la modifica della “Marzano”, lasciando una sostanziale immunità a chi subentrerà nella proprietà del gruppo Ilva.
Siamo inoltre di fronte a un’operazione che sposta ulteriormente in avanti il processo di ambientalizzazione con la possibilità di introdurre modifiche sostenziali alle attuali prescrizioni dell’Aia. La proposta di ArcelorMittal è di ridurre la capacità produttiva del sito di Taranto a 6 milioni di tonnellate, in quanto per loro dichiarazione sarebbe una produzione destinata solo al mercato nazionale, adeguandone di conseguenza l’occupazione e annunciando nei fatti esuberi, e la riduzione dei costi gestionali, che non è chiaro se il riferimento è anche al taglio dei salari.
L’audizione di ArcelorMittal, e quanto prospettato, prefigura uno scenario drammatico, nel quale viene messa in discussione l’ambientalizzazione – senza la quale non ci può essere un futuro per l’Ilva a Taranto e in Italia – la capacità produttiva, l’occupazione e il mercato. Per la Fiom-Cgil a questo punto non è più rinviabile l’apertura di un tavolo di confronto con il governo sul futuro dell’Ilva. In assenza di questo, nei prossimi giorni sarà inevitabile intensificare la mobilitazione dei lavoratori Ilva per la tutela effettiva dell’ ambiente e dell’occupazione.