Ilva e diossina, la Asl di Taranto replica a PeaceLink: “Non si tratta di pascolo abusivo”
Al fine di fare chiarezza rispetto a notizie riportate dagli organi d’informazione (chiaro il riferimento ad un comunicato stampa di PeaceLink) il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto precisa che non si tratta di pascolo abusivo. “Le pecore oggetto della segnalazione e ritratte in una fotografia sono al pascolo, sullo sfalcio del foraggio, in un terreno di una azienda agricola locale, in un’area coltivata, non soggetta ad alcuna restrizione – si legge in una nota stampa del Dipartimento di Prevenzione della Asl ionica – pertanto, non si tratta di pascolo abusivo in terreni incolti, vietato dall’articolo 2, dell’Ordinanza Regionale del 23 febbraio 2010, n°176, che stabilisce il divieto di pascolo nei terreni non aventi destinazione agricola ricadenti entro un raggio di non meno di 20 chilometri attorno all’area industriale di Taranto, ma di pascolo regolarmente eseguito su terreni coltivati in possesso dei requisiti, strutturali funzionali e documentali previsti dalla normativa vigente in materia”.
Aggiunge il Dipartimento di Prevenzione della Asl: “Aree di questa tipologia sono comunque costantemente monitorate dai veterinari del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto, nell’ambito del Piano Straordinario di Monitoraggio e Sorveglianza Diossine e PCB, ad oggi risulta che l’azienda zootecnica, oggetto della segnalazione, sia stata controllata con numerose ispezioni e oltre 25 campionamenti i cui esiti non hanno fatto emergere alcuna criticità di natura sanitaria per la produzione di alimenti derivati dall’allevamento di bovini, ovini e galline ovaiole. I prelievi rientrano nelle normali attività eseguite da questo Dipartimento di Prevenzione che nell’anno 2015 ha eseguito ben 600 controlli per il solo rischio sanitario di origine ambientale finalizzati alla tutela dalla salute delle persone”.