Nave Vittorio Veneto: un’altra occasione mancata per Taranto
TARANTO – Grande entusiasmo a Trieste per la notizia che la nave in disarmo Vittorio Veneto sarà probabilmente trasferita in quello che sarà il Museo del Mare della città friulana. Il ministro della Difesa Pinotti, in visita in Porto Vecchio e alla mostra “Lloyd, le navi di Trieste nel mondo”, ha approfittato per sostenere la candidatura alle prossime elezioni del sindaco Cosolini che ha mostrato di apprezzare l’opportunità offertagli di ospitare l’ex ammiraglia della Marina per farne un museo galleggiante.
Il ministro ha dichiarato che il progetto potrà svilupparsi in parallelo con le opere di ristrutturazione di Porto Vecchio finanziate con 50 milioni di euro dal Governo e dall’Unione Europea. Altri 15 milioni circa saranno necessari alle opere di bonifica e trasformazione della nave in museo (leggi qui).
Una beffa per Taranto che avrebbe potuto sfruttare l’area della ex Banchina Torpediniere per ospitare la nave museo, arricchendo l’offerta turistica da proporre ai visitatori che giungono dalle nostre parti. E invece ci tocca essere cronisti dell’ennesima occasione mancata per una città che non sa rivendicare quanto gli dovrebbe spettare dopo decenni di colonizzazione. Dell’amaro presente e del probabile futuro della Vittorio Veneto avevamo già parlato in un articolo pubblicato lo scorso 11 marzo dal titolo “Taranto e la Marina Militare: storia di un’altra occupazione” (leggi qui). E già in quell’articolo si accennava al trasferimento della nave in disarmo a Trieste.