Uranio impoverito, Scanu: “Proponiamo una riforma strutturale sulla tutela in ambito militare”

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“Coerentemente con gli impegni assunti all’inizio dei lavori di questa Commissione, nella seduta di domani cominceremo a discutere la relazione intermedia che mette al centro proposte normative per risolvere definitivamente criticità che si trascinano da troppi anni”. Lo dichiara il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta uranio impoverito, Gian Piero Scanu, che domani, alle ore 14, sottoporrà alla Commissione una riforma strutturale per cambiare radicalmente il sistema di prevenzione dei rischi in ambito militare, rafforzando la sicurezza sul lavoro e semplificando la procedura per gli indennizzi. “La nostra proposta intende superare i limiti di una giurisdizione domestica che sino a oggi ha visto l’intero procedimento svolgersi all’interno dell’amministrazione militare, dove controllore e controllato sono vincolati da rapporti gerarchici. Vogliamo affidare l’intera materia a un organismo terzo, pubblico e competente, in grado di vigilare sulla sicurezza dei militari e di garantire indennizzi tempestivi a chi si ammala, come si addice a un Paese civile”.

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