Categories: ComunicatiFeatured

Porto di Taranto, interrogazione M5S su richiesta di concessione avanzata da Cementir

Il 22 marzo 2016, la Cementir SPA ha presentato nuovamente istanza di Concessione demaniale nel porto di Taranto della zona demaniale marittima di complessivi 21.120 mq, costituito dalla radice lato levante del IV sporgente e della banchina di riva tra il III e il IV sporgente ed area retrostante sulla quale insistono attrezzature ed impianti per l’imbarco del cemento alla rinfusa e in sacchi, delle materie prime e dei semilavorati del proprio stabilimento di Taranto. Per via di diverse inadempienze, il M5S presenta una interrogazione parlamentare a prima firma di Diego De Lorenzis.

“La Cementir – dichiara il portavoce Diego De Lorenzis – ha bloccato per decenni un’area del porto di Taranto e di contro ha avuto nel corso del tempo una diminuzione del volume dei traffici navali. La zona in questione tra il III, il IV sporgente e l’area retrostante, mostrano gravi carenze di manutenzione e di ripristino strutturale, perché Cementir non li ha mai eseguiti pur essendone responsabile! In virtù di tali inadempienze, consideriamo inopportuno il rilascio di una nuova concessione e crediamo che il Ministro debba pronunciarsi su questa eventualità”.

“Sulla concessione – continua il portavoce Diego De Lorenzis – bisogna evidenziare l’assurdità per cui Cementir ha detenuto la stessa area dal 2006 senza un regolare permesso, rilasciato solo nel 2011! Sulla trasparenza, chiediamo anche al Ministro le ragioni per cui nel sito web dell’autorità portuale purtroppo non sono presenti le concessioni del 2014 e degli anni precedenti visto che il decreto legislativo sulla trasparenza del 2012, imporrebbe la pubblicazione di tali atti”.

“Vi sono poi i problemi di carattere ambientale – aggiunge il portavoce Diego De Lorenzis del M5S – tra cui quello dovuto all’inquinamento e ad oggi non si conosce lo stato della messa in sicurezza e della bonifica della falda acquifera e dei suoli demaniali nell’intero SIN di Taranto previsti del Protocollo di Intesa firmato il 05/11/2009 dai Ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, dalla Regione Puglia, dagli enti locali interessati e dalla Sogesid. L’interrogazione depositata serve anche a chiarire lo stato di messa in sicurezza e di bonifica della falda sottostante e dei suoli demaniali nel SIN di Taranto. Per questi motivi crediamo che il Ministro Delrio debba urgentemente intervenire – conclude Diego De Lorenzis – Cementir non può rappresentare un futuro sostenibile per Taranto che ha bisogno di scrollarsi l’etichetta di polo industriale che i partiti gli hanno imposto negli ultimi decenni”.

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Suo figlio è nei GUAI, mi paghi e lo aiuto | Purtroppo la storia è sempre la stessa: questa truffa sta colpendo ovunque

Questa truffa sta dilagando in tutta Italia, e questa volta la storia si ripete nel…

7 minuti ago

Bollette, ecco le 6 MOSSE per risparmiare sin da subito | Col Natale alle porte, approfittane: non ti resta molto

Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica non è mai stato così semplice: bastano solo sei mosse…

2 ore ago

Ansia e stress, ne soffrono in molti ma non tutti sanno quale sia la causa | Per fortuna Amelia ha la SOLUZIONE: da domani relax assoluto

Ansia e stress sono nemici prediletti del corpo; ne soffriamo tutti in maniera differente, ma…

6 ore ago

Tostapane, per usarlo al meglio devi controllare questa leva | Solo così il risultato sarà SUPERLATIVO: prova subito

Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…

11 ore ago

Candele fai da te, questo è il REGALO perfetto per Natale | Le profumerie ti odieranno a vita, risparmio assicurato

Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…

1 giorno ago

Polpettine alla NUTELLA, questa è la genialata dell’anno | Puoi farle per merenda o a colazione, i bimbi ne vanno matti

Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…

1 giorno ago