Tempa Rossa, Galletti: “Valutiamo la costituzione di parte civile nel processo”
ROMA – Il ministero dell’Ambiente valuta la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario legato al caso Tempa Rossa/Guidi che ha impattato sulla produzione petrolifera in Basilicata con il blocco del Centro olii (Cova) Eni di Viggiano. Il dicastero ambientale sta poi valutando il coinvolgimento dell’Avvocatura di Stato. Lo dice Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, svolgendo un’informativa alla commissione Ambiente della Camera. Lo riferisce l’agenzia Dire.
Alla luce delle vicende, “su mia indicazione, è stato costituito uno specifico Gruppo di lavoro, a cui hanno partecipato il Comandante del Comando Generale dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, due rappresentanti dell’Ispra, e le competenti Direzioni generali del ministero dell’ambiente”, segnala Galletti. Ferma restando ogni diversa competenza di carattere regionale o di altre istituzioni, prosegue, tra le proposte iniziali del gruppo di lavoro sono figura quella di “assicurare la partecipazione del ministero, anche avvalendosi di Ispra, al Procedimento penale anticipando l’intervento sin nella fase di eventuale incidente probatorio annunciato da Eni, anche al fine di acquisire tutte le perizie tecniche e i documenti utili del caso, per le ulteriori, necessarie valutazioni”.
In tal senso il Gruppo di lavoro “ha convenuto sull’opportunità di attivare l’Avvocatura distrettuale dello Stato e mettere a disposizione un rappresentante del ministero (anche per il tramite Ispra) che assicuri una costante presenza ai lavori”, dice il ministro. Sulla base delle risultanze delle indagini e delle analisi, e degli sviluppi dell’istruttoria della competente Direzione generale per lo sviluppo sostenibile e il danno ambientale, “si valuterà la costituzione del ministero quale parte civile nell’ambito del procedimento penale in corso- aggiunge Galletti- ovvero l’avvio delle procedure di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente”.