Ilva, Cisl e Fim in audizione: «No a vendita a spezzatino. Garantire occupazione»
Si è tenuta oggi l’audizione alla Camera dei deputati sulle procedure di cessione Ilva. In continuità con quanto richiesto dai lavoratori con lo sciopero del 10 febbraio 2016, le organizzazioni sindacali sono state ascoltate dalla X commissione attività produttive in merito alla vendita dell’Ilva. Si è fatto il punto sulla condizione globale di sovracapacità produttiva mondiale ma soprattutto sullo stato dello stabilimento.
«Il prolungarsi dell’amministrazione straordinaria – scrivono i segretari generali della Cisl Taranto Brindisi, Antonio Castellucci, e Fim-Cisl Taranto Brindisi, Valerio D’Aló – sta di fatto rallentano la realizzazione dell’ Aia e l’ordinaria manutenzione degli impianti oramai non in grado di garantire gli standard di produzione e di sicurezza a causa del depauperamento delle strutture. Si ribadisce, prossimi a conoscere le cordate, la necessità che la vendita non si realizzi a spezzatino, che vengano garantiti i livelli occupazionali sia interni che dell’indotto e dell’appalto».
«Consapevoli dell’impegno del Governo che ha definito strategico il settore siderurgico per la manifattura italiana, al di là del nome – aggiungono i sindacalisti – l’interesse è che venga garantito il piano di ambientalizzazione ed il piano industriale che passa per una composizione di cordata di un soggetto siderurgico che abbia come suggello di garanzia l’interesse pubblico tramite Cdp. Chiediamo di essere ascoltati perché ci misuriamo da anni su questi problemi e su Taranto politica e sindacato devono evitare speculazioni sulla vicenda Ilva. Questa audizione sarà poi trasmessa ai commissari e a chi dovrà seguire da vicino la vicenda. Valutiamo con positività che il Governo con questa audizione abbia dato seguito a quanto richiesto dai lavoratori con lo sciopero del 10 febbraio ribadendo la necessità di fare in fretta e di procedere in questa fase di pari passo con le organizzazioni sindacali».