Uno Maggio Taranto: artisti e cittadini dalla parte di chi lotta

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TARANTO – «L’unico Primo Maggio del popolo è quello che si tiene a Taranto. Il nostro sponsor è la gente». Massimo Battista, uno dei fondatori del comitato “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti” comincia la conferenza di presentazione dell’evento con questa precisazione. Anche quest’anno, il Comitato rivendica una scelta fatta sin dal principio: nessuno deve mettere il cappello su una iniziativa che nasce dal basso e col sacrificio quotidiano di comuni cittadini.

Il Primo Maggio di Taranto versione 2016 si conferma una manifestazione densa di significati che affida a donne forti e coraggiose il gravoso impegno di rivendicare verità e giustizia; madri di uomini rimasti vittime di torture e violenza gratuita, che hanno saputo incanalare il proprio dolore in una lotta civile e dignitosa. Due nomi su tutti: Egidia Beretta, la mamma di Vittorio Arrigoni, l’attivista, pacifista e giornalista ucciso nel 2011 a Gaza, e Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, studente ucciso a Ferrara il 25 settembre 2005 dopo essere stato fermato dalla polizia per un controllo. Quattro poliziotti sono stati condannati in via definitiva a 3 anni e 6 mesi nel 2012 per eccesso colposo per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”.

«Si tratta di donne in lutto e in lotta – evidenzia Valentina Petrini, giornalista tarantina de “La 7”, che presenterà la manifestazione insieme a Valentina Correani e Andrea Rivera – sono loro il filo conduttore di questa edizione. Donne che non delegano e continuano a partecipare fornendo la loro testimonianza». Con loro, sul palco di Taranto, salirà anche Riccardo Nuory, portavoce di Amnesty International Italia, che ricorderà Giulio Regeni, ricercatore e giornalista del “Manifesto”, torturato e ucciso in Egitto in circostanze ancora oscure. «Lanceremo una vera e propria compagna Social per Regeni – aggiunge la Petrini – attraverso hashtag come “Taranto per Giulio” e “Verità e Giustizia per Giulio”. Manderemo un avvertimento al governo italiano affinché pretenda dal governo egiziano i motivi di quella uccisione e i nomi dei responsabili».

La musica, domenica prossima, nel Parco archeologico delle mura greche, si alternerà ad altre importanti testimonianze. La piazza di Taranto urlerà la propria indignazione per lo scandalo del petrolio in Val d’Agri, per la mafia ancora libera di ricattare e intimorire. Ancora una volta, si pretenderà giustizia per Taranto, una città abbandonata per decenni nelle fauci degli inquinatori. «Non sarà una kermesse musicale ma un atto d’accusa nei confronti dello Stato – spiegano gli organizzatori – faremo nomi e cognomi».

Si alzeranno le voci di Vincenzo Fornaro, l’agricoltore di Taranto a cui sono state uccise le pecore perché contaminate dalla diossina; Rosa Pippa di Uniti per la Val d’Agri, terra di scandali e petrolio; Francesco Masi del comitato No Triv della Basilicata; Luigi Leonardi, l’imprenditore sotto scorta per aver denunciato le minacce delle mafie. Ci sarà anche una rappresentanza di Coalizione 27f che affronterà il tema del precariato, del lavoro a partita Iva, della carta dei diritti e dello sciopero sociale. Non mancheranno i rappresentati dell’associazione Taranto Lider, da anni in prima linea contro l’inquinamento; una delegazione del movimento No Tav; le donne della Terra dei Fuochi e le “mamme coraggio” del Molise. Lo scottante tema dell’immigrazione sarà trattato insieme al  sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, un simbolo dell’accoglienza dei migranti e dell’Italia che non resta a guardare mentre c’è chi muore in cerca di speranza.

Previsti, inoltre, un intervento dei detenuti del carcere di Taranto insieme a un rappresentante dell’associazione Antigone; dell’Associazione malattie rare e di Candida Fasano, una ricercatrice tarantina che racconterà quanto è difficile fare ricerca in Italia. Si parlerà anche di Europa e delle politiche economiche mondiali grazie al collegamento video con Yanis Varoufakis, l’ex ministro delle finanze del primo governo Tsipras e oggi tra i principali oppositori all’Auterity imposta da Berlino al resto del continente.  Durante la manifestazione sono previsti diversi interventi curati direttamente dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Due di essi vedranno la partecipazione dell’oncoematologo Patrizio Mazza, primario del reparto di ematologia, e della dottoressa Francesca Russo del reparto di oncologia, entrambi dell’ospedale Moscati di Taranto.

Anche quest’anno la direzione artistica è stata affidata a Michele Riondino e a Roy Paci con il prezioso contributo di una new entry: il cantautore tarantino Diodato. Numerosi  gli artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito. Dalle ore 14.00 saliranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche: Afterhours, Ghemon, Levante, Litfiba, LNRipley, Beatrice Antolini, Ministri, Luminal, Teatro degli Orrori, Niccolò Fabi, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Daniele Silvestri, Subsonica, Selton, Giovanni Truppi. Participeranno al concerto anche alcuni tra i più talentuosi artisti tarantini: Mama Marjas, Orchestra mancina, Terraross, SFK, Fidoguido, Frank Buffoluto.

La manifestazione sarà seguita con una serie di finestre informative su Radio1Rai. La rete diretta da Flavio Mucciante sceglie di raccontare, attraverso le voci di Ilaria Sotis e Silvia Boschero, la festa dei lavoratori, con un lungo speciale in diretta che vede proprio nella città di Taranto, e nel suo Primo Maggio, una delle tappe principali di una giornata ricca di eventi e significato. Grazie alla collaborazione con Canale 85 sarà possibile seguire in diretta tv l’intera manifestazione, collegandosi in streaming sul sito www.canale85.it o sul digitale terrestre al canale 85. Su piattaforma Sky in chiaro, invece, ai canali 875 e 879.

Il Primo Maggio di Taranto avrà inizio sin dalla mattina. Gli artisti, infatti, visiteranno il Museo Archeologico di Taranto. Potranno toccare con mano le alternative economiche alla grande industria. Alle 11.30, insieme ad alcuni studenti e alla stampa, prenderanno poi il largo a bordo della motonave “Calajunco” per ammirare la città dal mare.

«Faremo vedere ad artisti e giornalisti le bellezze del nostro mare – sottolinea Cataldo Ranieri, altro fondatore del Comitato – li porteremo fino alla zona abitata dai delfini per dimostrare che Taranto non è solo Ilva, Eni, discariche e inceneritori, ma una città che può offrire molto di più di malattia e morte». Non è un caso, infatti, che durante la diretta di Canale 85 saranno trasmessi spot che promuovono il territorio. Da segnalare, infine, che durante il concerto sarà possibile fare una donazione nei salvadanai presenti al Parco. Il ricavato sarà devoluto alla cooperativa Logos che sosterrà le famiglie dei bambini autistici del nostro territorio che andranno a curarsi in America. Un altro segnale di attenzione nei confronti di chi soffre. Partendo dal cuore della città ionica.

Alessandra Congedo

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