Turismo a Taranto: arriva la “chiamata alle armi” di Taras

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È una vera e propria chiamata alle armi, rivolta agli operatori turistico-culturali del territorio, ma anche una sfida di riscoperta di bellezza, quella lanciata da Programma Sviluppo con il progetto Taras, presentato per la prima volta alla stampa e alla cittadinanza nella sede dell’Università ionica in città vecchia.

Taras, acronimo di “Taranto: Azioni per la Riqualificazione Ambientale Sostenibile” è programmaticamente evocativo del mito della fondazione della città ed è uno dei 4 progetti vincitore del bando “Ambiente è Sviluppo” promosso e finanziato da Fondazione con il Sud.

Diversificazione economica, riscoperta e promozione territoriale, creazione d’impresa: questi gli elementi portanti delle azioni che Programma Sviluppo, in partenariato con Regione Puglia, Comune di Taranto, Università di Bari, Confcoperative, CSV, Universus Csei e Istituto Cabrini, è pronta a mettere in campo nei prossimi 24 mesi.

“Una nuova sfida per Taranto, ma soprattutto una chiamata alle armi rivolta ad associazioni  e soggetti informali impegnati più o meno silenziosamente nel settore turistico e culturale”. Un “invito a fare rete” ha spiegato Silvio Busico, direttore generale di Programma Sviluppo, a margine della conferenza stampa a cui hanno preso parte anche l’assessore comunale Francesco Cosa, il professor Riccardo Pagano dell’ateneo, il presidente di confcooperative Carlo Martello e Fulvio Iurlano, project manager di Programma Sviluppo.

“Il senso di questa chiamata alle armi – ha aggiunto Busico – è quello di metterci insieme per scrivere collettivamente e dotare il territorio di una Carta del Turismo da cui partire nella necessaria opera di promozione delle tante bellezze poco conosciute e poco comunicate del nostro territorio. Promozione territoriale che, con il progetto Taras, immaginiamo come volano di sviluppo: nella seconda fase del progetto, infatti, favoriremo lo sviluppo di ben cinque start up giovanili e di impresa sociale non solo mediante supporto tecnico e tecnologico, ma anche mediante l’apertura di un hub di spazi di coworking presso l’incubatore Cisi, al quartiere Paolo VI. Ai giovani saranno forniti non solo gli spazi e gli strumenti necessari per l’avvio di un’impresa impegnata nel settore del turismo sostenibile, ma anche tutti i servizi di consulenza necessari nella fase di avvio di un’attività”.

Imminente, infatti, è l’inaugurazione della prima fase del progetto, con la mappatura delle risorse territoriali e associative del territorio che verrà avviata già la prossima settimana: associazioni e gruppi informali interessati ad aderire a Taras possono farlo telematicamente all’indirizzo www.programmasviluppo.it/progettotaras.html.

“In questa prima fase – è l’appello conclusivo di Silvio Busico – ci rivolgiamo a tutte le forze sane dell’associazionismo locale e a chiunque abbia un’idea o un progetto per rilanciare il turismo sostenibile: costruiamo insieme un nuovo modello di sviluppo”.

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